" Contenuti digitali e protezione dei diritti d'autore"
L'accesso semplice e diretto a contenuti creativi digitali, come film, trasmissioni sportive, e-book ha cambiato la vita di molti. In Europa circa il 50% degli internauti utilizza la rete per fruire di questi beni e le stime prevedono che in futuro questa percentuale crescerà ancora. Tuttavia, questo mercato non è ancora sviluppato al massimo del suo potenziale e ci sono degli ostacoli al suo sviluppo. Come molti utenti sanno, si incontrano diversi problemi nella fruizione di questi beni viaggiando per l'UE. I cittadini europei si aspettano di avere accesso ai loro contenuti digitali dovunque e in ogni momento all'interno del mercato unico europeo, ma spesso non è cosi. In molti casi, i consumatori che hanno legalmente acquistato il diritto a fruire di un certo bene digitale nel loro Paese di origine, sono impossibilitati a farlo quando si recano in altri Stati membri. Ad esempio, gli abbonati italiani a Netflix, una piattaforma on line che fornisce l'accesso a svariati film e serie TV, che si recano in Germania possono accedere solo ai catalogo che il servizio offre per gli abbonati tedeschi. In Polonia, invece, gli abbonati italiani non hanno nessun accesso a Netflix, poiché il servizio non è disponibile in tale Paese.
L'UE è recentemente intervenuta per garantire ai suoi cittadini il diritto di godere appieno dei benefici di un mercato unico digitale. La Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento sulla portabilità transfrontaliera dei contenuti on-line volta ad assicurare l'accesso ai contenuti digitali acquistati nell'UE. Questo regolamento, insieme a quello relativo all'abolizione dei costi di roaming, diventerà operativo a partire dal 2017. L'auspicio è che queste due novità possano marcare un concreto passo in avanti nella creazione di un mercato unico digitale.
La proposta della Commissione ha un ampio respiro e non si limita a garantire la portabilità, ma intende ristrutturare tutto il quadro normativo per i diritti di autore. In particolare, il nuovo piano d'azione si focalizza su tre pilastri oltre a quello della portabilità.
Il primo concerne la creazione di una normativa unica e chiara in materia di eccezioni alle norme sulla proprietà intellettuale. Le eccezioni sono quelle regole che permettono, in alcune circostanze, di utilizzare opere protette dal diritto di autore senza l'autorizzazione preventiva dei titolari. Oggi la normativa europea sulle eccezioni è ad applicazione volontaria da parte degli Stati membri e le norme sono imprecise. Questo crea confusione e incongruenze nell'applicazione della normativa. L'ambito delle eccezioni è particolarmente importante in ambito accademico, dove diverse eccezioni sono previste per scopi di ricerca e didattici.
Un altro obiettivo del piano d'azione prevede la creazione di un mercato più trasparente e capace di garantire che il valore prodotto dai contenuti on-line sia equamente distribuito tra creatori, intermediari e consumatori di beni protetti dal diritto d'autore. Nello specifico, il problema è spesso quello di assicurare un'equa remunerazione per gli artisti quando le loro opere sono commerciate attraverso grandi piattaforme on-line. Allo stato attuale il diverso potere contrattuale tra le grandi piattaforme digitali e gli artisti emergenti porta alla stipulazione di accordi non sempre equi.
Inoltre il piano di azione europeo mira a combattere con efficacia il fenomeno della pirateria. A questo scopo saranno coinvolte le parti interessate (titolari di diritti, fornitori di pubblicità e di servizi di pagamento, associazioni di consumatori, ecc.) per trovare un accordo comune e tagliare i flussi finanziari verso le imprese che traggono profitto dalla pirateria.
Fonte: Francesco Laera