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" Approvato finanziamento pubblico per Poste Italiane"

11/12/2015
Approvato dalla Commissione finanziamento pubblico per Poste Italiane.

Poste Italiane è il principale operatore postale in Italia con 145 mila dipendenti e 24 miliardi di euro l’anno di fatturato. Di questi, soltanto un quinto arriva dall’attività postale vera e propria e tutto il resto deriva invece dall’attività finanziaria (tutte le operazioni di Banco Posta, ad esempio, e le attività assicurative). L’utile netto è pari a un miliardo, ma bisogna considerare che ogni anno la Cassa Depositi e Prestiti paga alle Poste 1,6 miliardi come “commissione” per gestire il risparmio raccolto da Poste Italiane (circa 45 miliardi l’anno).
Lo Stato è stato l'unico proprietario di Poste Italiane fino al 12 ottobre 2015, data in cui è stata lanciata un'offerta pubblica iniziale per la vendita di parte delle quote a investitori privati. Il 27 ottobre 2015 il 38,2% delle quote di Poste Italiane hanno iniziato a essere negoziate nella borsa di Milano, mentre lo Stato ha conservato il 61,8% rimanente.
Il precedente contratto di servizio universale concluso tra l'Italia e Poste Italiane copriva inizialmente il periodo 2009-2011; ai sensi delle norme europee sugli aiuti di Stato, le compensazioni ricevute da Poste Italiane per la fornitura di servizi pubblici nel periodo 2009-2011, sono state pari a una prima compensazione di 1,1 miliardi di euro per il servizio postale universale e una seconda compensazione di 458 milioni di euro per le tariffe postali ridotte.
Non avendo potuto stipulare un nuovo contratto per il periodo 2012-2015, quello precedente è stato automaticamente rinnovato in conformità a una clausola di tacita proroga. Il contratto per il 2016-2019 non contiene però più questa clausola, perché sarebbe incompatibile con il vincolo a limitare rigorosamente la durata dei contratti di servizio pubblico previsto dalle norme europee; Poste Italiane riceverebbe quindi un massimo di 1,05 miliardi di euro per il periodo 2016-2019 (262 milioni di euro l'anno).
Nel caso in esame, la valutazione della Commissione europeo ha dimostrato che la compensazione concessa a Poste Italiane è basata su un metodo solido e prudente, che garantisce che questa non superi il costo della missione di servizio pubblico.
Gli aiuti concessi diminuiranno considerevolmente col passare del tempo se si tiene conto del notevole miglioramento in termini di efficienza che si otterrà durante il periodo di conferimento dell'obbligo per il servizio universale.
Questo consente ai Paesi UE di concedere aiuti agli Stati per l'erogazione di servizi pubblici evitando al tempo stesso sovra compensazioni a favore delle imprese cui sono affidati tali servizi, così da garantire un uso efficiente delle risorse pubbliche

Fonte: Francesco Laera

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