Consorzi di Bonifica: risposta attuale per il territorio
08/11/2006
La convinzione degli imprenditori agricoli, frutto della loro esperienza diretta e della loro professionalità, è che i Consorzi di bonifica, almeno nel Veneto, rappresentano tuttora la risposta più valida, moderna e tecnicamente agguerrita alle esigenze di tutela del territorio e delle acque nell’interesse dell’intera società. Lo ha affermato il Presidente della Sezione bonifica di Confagricoltura Veneto, Antonio Salvan, intervenendo alle consultazioni promosse dalla IV Commissione del Consiglio regionale sui quattro progetti di legge presentati in merito. Ciò non significa, ha precisato Salvan, rifiutare la possibilità di una riforma di carattere organizzativo dei Consorzi, che ne razionalizzi l’azione permettendo anche un contenimento dei costi. Significa, invece, rifiutare pericolosi avventurismi, che, per venire incontro ad istanze enfatizzate strumentalmente, possono minare le basi del sistema attuale di gestione delle acque, con effetti devastanti sui già fragili equilibri territoriali ed ambientali della nostra regione.
Su questi presupposti, ha precisato Salvan, il parere che noi diamo sul progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale è ancora aperto, in quanto il testo, pur riconoscendo sul piano formale la persistenza dell’attuale sistema dei Consorzi, contiene però degli elementi che potrebbero metterne in crisi l’operatività, sia per il rischio di un eccesso di dirigismo e di burocrazia, sia perché vi sembrano essere le premesse perché i Consorzi non possano più contare su finanziamenti stabili e certi. In tutti i casi, ha concluso Salvan, se si dovesse modificare radicalmente un istituto che fino ad ora ha funzionato bene accogliendo altri tipi di proposte, le conseguenze ricadranno sull’intera collettività, che dovrà presumibilmente pagare di più servizi meno efficienti.