" Calo degli investimenti pubblici per le infrastrutture"
Il Comitato delle Regioni e dei poteri locali (CdR) e dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) hanno congiuntamente condotto un'indagine su circa 300 rappresentanti di 255 regioni, città, contee e comuni rurali degli Stati membri dell'UE. Ne è emerso che, dal 2010 ad oggi, oltre il 40 % degli enti pubblici della UE ha registrato un calo degli investimenti infrastrutturali, con una diminuzione superiore al 10 % nel 38 % delle regioni.
«Questa prima indagine congiunta – ha affermato il Presidente dell'assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'UE, Markku Markkula – indica che i problemi di governance sono importanti quanto la mancanza di finanziamenti. Il calo degli investimenti è dovuto alla diminuzione dei finanziamenti pubblici, ma è anche il risultato della mancanza di coordinamento tra il governo nazionale e gli enti infrastatali per quanto concerne la pianificazione e il finanziamento dei progetti infrastrutturali, una situazione che sta ritardando le realizzazioni delle imprese private».
«Agli enti locali e regionali – ha sottolineato il presidente della commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell'UE (COTER), Raffaele Cattaneo – è riconducibile il 55 % di tutti gli investimenti pubblici. Il CdR è pienamente impegnato a migliorare la pianificazione infrastrutturale a medio termine e a intensificare la collaborazione tra le amministrazioni contigue. Le soluzioni a livello nazionale e quelle sul piano locale dovrebbero completarsi a vicenda, altrimenti le sovrapposizioni e gli ostacoli burocratici rischiano di scoraggiare gli investitori privati e rallentare l'esecuzione dei lavori».
Fonte: Mario Ongaro