" Agli USA un pezzo di storia dell'industria veneta"
25/12/2015
Circa
2mila addetti, di cui 800 in Italia e 1.200 all’estero (in Polonia), quartier generale a Legnago (Verona), stabilimenti un po’ ovunque. Due in Veneto (Volpago del Montello, vicino Treviso e Piombino Dese) che producono le caldaie a basamento, in Lombardia (Morbegno, provincia di Sondrio), in Abruzzo (Pescara). Questo il profilo di un altro pezzo dell'imprenditoria nazionale che perde il tricolore: il 68% circa del capitale Riello diventa United Technologies Corporation, quartier generale ad Hartford nel Connecticut. Una operazione da 340 milioni di euro, senza aumento di capitale e a copertura dell’indebitamento, che farà dell'azienda veronese una briciola della costellazione d'oltreoceano di un colosso da 65 miliardi di dollari di fatturato annuale.
Spiega Ettore
Riello, attuale presidente di una azienda che è sempre stata a controllo familiare:
«Bisognava cedere il controllo per consentire all’azienda di avere accesso ad un mercato potenzialmente globale. Nessuna manifestazione di interesse da parte di aziende italiane». La scelta era allora tra gli olandesi di BDR Thermea e gli americani di Utc. L’operazione a stelle e strisce ha avuto l’ok delle banche creditrici (Unicredit, Intesa, Bpm e Banco Popolare), che hanno rinunciato complessivamente a 40 milioni di crediti per chiudere l’accordo.
La famiglia
Riello ha conservato parte delle quote, ma non è escluso che nel lungo periodo non si arrivi ad una uscita definitiva.
Mario Ongaro