Con l'ARGAV a Segusino (Treviso): un evento che ogni anno si ripete!
Dal presepe, un successo anche economico per l’interno borgo. Un paese, quello di Segusino, non facile da raggiungere, “dimenticato” per anni, dove la civiltà contadina hacontinuato a vivere nella semplicità. E proprio grazie a ciò, partendo da una intuitiva idea di un gruppo di giovani nel formare un’associazione con il compito di fare un bellissimo presepe e diffonderlo a livello comunicativo attraverso i giornali, la televisione e la radio, il paese è cresciuto anche sotto l’aspetto economico. Il gruppo è formato da una decina di giovani uomini e da Anna, confezionatrice delle statuette, simpaticamente chiamata la “badante”, tutti capeggiati dall’ormai storico – anche se giovane – Carlo Stramare.20 mila persone passano per Segusino a visitare il presepio e, contemporaneamente, si fermano in uno spaccio o in un altro per acquistare i prodotti locali. La gente locale è ospitale, i giovani continuano e valorizzano il lavoro dei loro padri e nonni, i ristoranti e i posti di ristoro preparano degli ottimi piatti a prezzi buoni. Questo è il punto di forza di un paese che, valorizzando solo quello che di buono può dare, è andato nei giornali nazionali, nelle tv, nelle radio e nelle trasmissioni RAI.
Quest’anno il tema del presepio è basato sulla “smonticazione” ,descargar montagna, ovvero il ritorno delle mucche dai pascoli della montagna. Conosciamo il termine “transumanza” , ma questo è legato soprattutto alle pecore. Per le mucche il termine esatto è “monticazione” (a primavera quando i bovini si portano all’alpeggio) e “smonticazione” (quando in autunno scendono dalla montagna per ritirarsi nelle stalle): il presepio segusinese vede, in una rappresentazione simbolica, Maria e Giuseppe dare alla luce il piccolo Gesù bambino in una grotta naturale di mezza costa, quand’erano di ritorno dalla stagione di lavoro in malga.
Scrigno di tesori. Il Gruppo giornalisti Argav, dopo aver visitato il presepio, ha potuto visitare l’azienda agricola Stramare Giulio, la “stalla antica” e degustare i prodotti tipici del paese alla presenza di altre aziende produttrici, accompagnato dallo storico e scrittore segusinese Mariano Lio, autore del libro “Vivere sull’ért (Vivere il pendio), che parla di com’era un tempo la vita di montagna e mezzacosta. Ottimo il pranzo presso il ristorante “Locanda Caravaggio” a San Vito di Valdobbiadene, preparato con piatti semplici e locali, un tripudio di sapori che vale la pena provare! Presenti anche il sindaco di SegusinoGuido Lio, altre autorità cittadine e alcuni produttori. Al termine del pranzo è stata visitata la cantina Riva Cironel di Guia di Valdobbiadene per il vino Prosecco.
Successo nazionale. Il presidente ARGAV Fabrizio Stelluto, nel ringraziare a nome dell’Associazione, ha fatto dono di un portablocco a Carlo Stramare. Tra gli ospiti ARGAV anche il segretario nazionale Unaga Roberto Zalambani di Bologna che, entusiasta, ha già fissato una visita con un pullman di bolognesi per il 19 dicembre 2016. La scrittrice Marilena Lelli ha inoltre presentato l’ultimo suo libro “Presepi di Gusto” (www.persianieditore.com) dove parla anche dell’ormai famoso presepio di Segusino.
Maurizio Drago