Arriva dal Sud un esempio illuminante per la difficile congiuntura idrica nell’Italia settentrionale
“L’accordo – commenta Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – assume un rilievo particolare, perché testimonia la strada, che i cambiamenti climatici indicano indispensabile anche per il Nord Italia a prescindere dalle attese ed ora annunciate precipitazioni, che danno ristoro, ma lasciano aperte le problematiche di fondo. L’opera calabrese, infatti, è progettata in un’ottica multifunzionale e costituirà una risorsa essenziale per tutto il comprensorio in caso di incendi boschivi, ma anche per l’agricoltura, il turismo, le attività ricreative e sportive. L’infrastruttura servirà a dare vita ad un microsistema in perfetta armonia con l’habitat ed il paesaggio circostante e quindi capace di essere attrattore di turismo. E’ a questo, che pensiamo – prosegue il presidente ANBI – quando chiediamo, da tempo, un Piano Nazionale degli Invasi, in cui convergano sia le grandi aree di laminazione delle piene, sia una rete di piccoli bacini collinari e di pianura: entrambi capaci di abbinare funzioni ambientali e di riserva idrica.”
L’invaso a Zagarise, alimentato dalle acque del fosso Mitta, avrà una superficie di circa 6.200 metri quadri , una profondità massima di 6 metri ed una capacità di circa 23.000 metri cubi.
“L’opera – affermano i firmatari – contribuirà ad aumentare la tempestività e l’efficacia degli interventi sul territorio oltre a garantire lo sviluppo sociale, agricolo e turistico del comprensorio grazie ad una politica di investimenti, che guarda alle aree interne come reale prospettiva di sviluppo.”