Il referendum sulle trivellazioni petrolifere si farà a primavera?
Anche il Presidente della Basilicata, Piero Lacorazza, ha esortato il governo a «superare gli ostacoli tecnici per garantire la più ampia partecipazione». Ma il Ministro Alfano già ha replicato che per conseguire l'accorpamento tra le due votazioni sarebbe necessaria una legge ad hoc.
Il referendum, che ha ricevuto il via libera della Corte Costituzionale il 19 gennaio scorso, verterà su almeno uno dei sei quesiti proposti dal Movimento “No Triv”. Si tratta di quello che prevede l’abrogazione dell’esenzione dal divieto di ricerca e coltivazione di idrocarburi entro le 12 miglia marine per i procedimenti concessori in corso al 26 agosto 2010, e per i procedimenti autorizzatori e concessori conseguenti e connessi a titoli abilitativi.
Enzo Di Salvatore, costituzionalista e autore dei quesiti referendari, informa che «la sentenza sarà comunicata a tutte le istituzioni entro il 7 febbraio. A quel punto, il Capo dello Stato deve indire una data. Già dal prossimo Consiglio dei Ministri credo che sarà presa una decisione e, come diceva il Ministro Alfano, potrebbe essere preparata una norma ad hoc».