Turchia, sbloccati i 3 miliardi di aiuti UE per la crisi migratoria
Già la scorsa settimana, la Commissione aveva definito i dettagli per gli strumenti economici stanziati per la Turchia. Il contributo sarà di tre miliardi di euro forniti da apporti degli Stati membri (2 miliardi) e dalla Commissione (1 miliardo - il doppio di quanto inizialmente pianificato. Il Commissario alla Politica del vicinato, Johannes Hahn, ha dichiarato che: "lo strumento per la Turchia arriverà direttamente ai rifugiati, fornendo loro istruzione, assistenza sanitaria e sicurezza alimentare" e che "la Turchia si è impegnata a ridurre significativamente il numero di migranti che entrano nell'UE".
Il piano d'azione comune, che è stato approvato lo scorso anno, ha due macro obbiettivi. Il primo è di supportare i siriani e le comunità turche che li accolgono. Il secondo è di prendere le misure necessarie per prevenire l'immigrazione irregolare in Europa. Questo piano prevede una serie di obbligazioni bilaterali. All'UE per esempio è richiesto di stanziare dei fondi in supporto della Turchia e di fornire assistenza umanitaria ai rifugiati, mentre alla Turchia è richiesto di assicurare la registrazione dei migranti e di garantirgli l'accesso ai servizi sociali pubblici.
La comunità internazionale si trova di fronte a una crisi migratoria senza precedenti che richiede risposte, immediate, solidali ed efficienti. La guerra in Siria è la principale causa dell'alto numero di richiedenti asilo in Europa. Solo lo scorso anno hanno fatto domanda d'asilo nei paesi dell'Unione oltre un milione di persone di cui il 48% erano Siriani. Questa crisi dei migranti ha però un respiro globale, e paesi come il Libano e la Turchia hanno accolto già oltre 2 milioni di rifugiati. Il governo Turco ha investito oltre 7 miliardi di euro per rispondere a questa emergenza.
Affrontare questa crisi richiede una strategia globale. In particolare, L'Europa si è impegnata ha elaborare un Piano d'Azione Comune con la Turchia. La sua posizione geografica di cerniera tra Siria che con l'UE, la rende un paese di prima accoglienza e di transito per i rifugiati siriani, e quindi di particolare interesse per l'Unione.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea