Il Commissario per gli affari economici e finanziari Pierre Moscovici, ha presentato il 4 Febbraio 2016 le previsioni economiche per l'inverno 2016. L'economia europea sta entrando nel quarto anno di ripresa e di crescita economica che continua ad un ritmo costante, quasi invariato rispetto all'autunno scorso , trainata principalmente dai consumi. Allo stesso tempo, gran parte dell'economia mondiale è alle prese con importanti sfide e i rischi per l'Europa aumentano.

L'abbassamento del prezzo del greggio con un temporaneo calo dell'inflazione (i prezzi aumenteranno lievemente nei primi mesi dell'anno corrente mentre a partire dalla seconda metà dell'anno l'aumento sarà più consistente), le condizioni di finanziamento favorevoli e il basso tasso di cambio sono elementi che giocano a favore della crescita mentre la situazione attuale dell'economia cinese e delle altre economie emergenti, che continuano a rallentare, influenzano negativamente il trend europeo.

Come ha sottolineato il Commissario, è necessario rimanere cauti e attenti per poter affrontare al meglio queste novità. La strada da fare è molta e il lavoro per rafforzare investimenti e competitività è solo agli inizi.

Nel 2015 la produzione economica di tutti gli stati dell'Unione è rimasta invariata e in alcuni casi ha registrato un aumento ed entro il 2017 si prevede una maggiore espansione di tutte le economie europee.

Per il prossimo biennio i consumi privati saranno il principale fattore di crescita, sostenuti da un miglioramento del mercato del lavoro e dell'occupazione e della crescita del reddito reale disponibile con una conseguente diminuzione dei tassi di disoccupazione. Gli investimenti dovrebbero beneficiare di questo andamento positivo e migliorare . La politica di bilancio della zona euro dovrebbe favorire la ripresa grazie ad una diminuzione del disavanzo pubblico aggregato.

Anche l'italiano Marco Buti, direttore generale per gli affari economici e finanziari (DG ECFIN) della Commissione europea, ha dichiarato che l'economia europea è stata finora in grado di resistere ai rischi derivanti dall'economia mondiale e dai mercati finanziari globali ma gli ostacoli da affrontare non sono finiti.

Soprattutto le possibili reazioni politiche riguardo i temi della migrazione e della sicurezza aumenteranno l'incertezza in tutta l'area Schengen mettendola in discussione; così come la debolezza dell'ambiente esterno rafforzerà la necessità di avere una domanda domestica forte che faccia ripartire gli investimenti necessari per avviare la ripresa economica.

Per quanto riguarda l'Italia, dopo una moderata crescita nel 2015, l'economia italiana dovrebbe rafforzare la domanda interna tra il 2016 e il 2017 e crescere a un ritmo leggermente più veloce ma sempre al di sotto della media dell'eurozona. L'inflazione dovrebbe rimanere bassa durante tutto l'anno corrente a causa della caduta dei prezzi del petrolio e dell'energia mentre la disoccupazione sarà ancora piuttosto alta così come la disponibilità di lavoro rimarrà abbastanza limitata.

Novità ed ulteriori prospettive per i mesi futuri arriveranno a maggio 2016 con le nuove previsioni economiche di primavera.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea