Con l’avvento dei palmari e dei cellulari con maxi schermo e sempre connessi, sono nate le APP. Direi che possiamo chiamarle come l’italiano corrente vorrebbe, applicazioni, che poco alla volta sono diventati basilari per vivere felici! Ora chi fa telefonini fa anche app apposite, identiche, simili o variabili rispetto agli altri e in alcuni casi essere ideatori di una nuova applicazioni, per quanto sia banale, fa diventare ricchi. Ci sono app per ogni tipologia e qualsiasi cosa: oroscopi, tempo, scommesse, viaggi, orari di ogni mezzo, diete e poi una marea di giochi.

Come insegna il mondo di Internet e anche quello reale, ci vuole testa anche per le scelte on line!! Nell’immensità delle possibilità si dovrebbero saper misurare le esigenze e non farsi travolgere. Come ho sempre detto, internet può salvarti la vita, ma anche fartela perdere! Personalmente seguo il meteo, che è talmente variabile da essere a volte anche sbagliato, nel monitor appare un bel sole che sparisce scostando le tende di casa. Interessanti i servizi di traduzione, utili per alcuni termini che possono sfuggire durante una conversazione e anche buoni quelli di generica informazione. Essenziali ormai su ogni palmare usato da un umano, facebook e twitter, ma non dimentichiamo i giochi per i gatti d’obbligo se si ha un 9 pollici!

In tutto ciò però si dimentica, senza troppi problemi, intere generazioni che non solo non riescono ad accedere alle nuove tecnologie, ma non ne sono minimamente interessate.

Esempio pratico di scenetta famigliare. Sono con mio padre, 78 anni e vecchiaia serena, apro il tablet e con gioia negli occhi gli dico: - Papà guarda con internet puoi vedere che tempo fa a Saigon!

Papà guarda lo schermo e con lo stesso sguardo mi risponde: - Ma se non so neanche che faccia ha il mio vicino, cosa mi può interessare del tempo dall'altra parte del mondo....

Spengo il tablet, sconfitta.



Sabrina Marcon

22 febbraio 2016

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