Nella sessione plenaria di marzo, dal 7 al 10 del mese, l'Europa è chiamata a ratificare un accordo già raggiunto tra i negoziatori del Parlamento e del Consiglio dell'UE per il nuovo programma di diffusione della frutta, della verdura e del latte nelle scuole europee. Il Parlamento ha sostenuto dei finanziamenti supplementari e una maggiore enfasi sull'educazione all'alimentazione.

«Abbiamo aumentato – spiega il relatore al nuovo programma comune, il belga di centro-sinistra Marc Tarabella – il finanziamento per il regime di latte di 20 milioni di euro all'anno. Abbiamo riequilibrato il sistema per dare più fondi ai nuovi Paesi, per esempio alla Croazia, e per non penalizzare gli altri Paesi che hanno utilizzato questi programmi già da molto tempo. Nel complesso abbiamo assicurato una più equa distribuzione dei fondi attraverso criteri oggettivi».

Non sfugge che questo programma potrà avere un'utile ricaduta per gli agricoltori, anche se non potrà, ovviamente, colmare la caduta dei prezzi al produttore legata all'embargo dei prodotti ortofrutticoli sul mercato russo. «È comunque per noi una priorità aumentare la domanda interna di frutta, verdura e latte. In 24 Stati membri, c'è una mancanza di consumo di frutta e verdura fresca. L'aumento della domanda interna è anche importante per la salute» conclude il commissario Tarabella.