Arriva San Martino e, come da tradizione, è tempo di bilanci per l’agricoltura e le migliaia di imprese impegnate nell’agroalimentare. Come ogni anno Coldiretti Padova, dal suo osservatorio, propone un primo consuntivo dell’annata, ricordando che solo nei prossimi mesi sarà possibile fornire nel dettaglio dati e cifre su produzione e resa. Proponiamo pertanto una rapida carrellata sui principali settori produttivi dell’agricoltura padovana e sugli aspetti più significativi del mercato.

E’ stato un anno altalenante per le bietole: l’effetto combinato della nuova riforma e del surplus produttivo dell’anno precedente hanno costretto a ridurre l’investimento produttivo. Buona quantitativamente e qualitativamente la produzione che si conferma la punta di diamante e il cardine per le aziende ad indirizzo produttivo estensivo.

L’annata che si sta concludendo ha visto il boom degli investimenti a soia a scapito del mais e soprattutto del frumento. Per tutte queste colture la siccità ha comportato cali di produzione del 25/30%. Stazionario il prezzo della soia mentre frumento e mais hanno avuto in questo ultimo scorcio d’anno, una impennata dovuta alla scarsa produzione ottenuta da alcuni Paesi soprattutto dell’est-europa.

Leggermente al ribasso il settore zootecnico da latte condizionato dagli andamenti del mercato dei principali formaggi Grana Padano e Asiago.

Il settore zootecnico da carne è stato condizionato dal fenomeno dell’influenza aviare che ha spostato i consumi delle carni bianche verso carni rosse bovine e suine che pertanto si sono avvantaggiate anche in termini di prezzo. Meno favorevole è stato l’andamento della carne suina che ha risentito di un eccesso di produzione di prosciutto crudo, soprattutto Parma, che ha determinato un abbassamento dei prezzi all’origine.

Il settore ortofrutticolo ha tirato un sospiro di sollievo. Dopo due anni di prezzi in continua flessione, produzione e prezzi sia di mele che di pesche nettarine si sono assestati su livelli accettabili.

Il settore orticolo ha avuto un inizio d’anno sconfortante con i prezzi delle insalate in netto calo rispetto alla media. La stagione è poi migliorata: bene gli asparagi con produzione e prezzi soddisfacenti, andamenti altalenanti invece per zucchine e melanzane. Da registrare comunque il sensibile calo di produzione dovuto alla siccità di inizio estate.

Buona invece in qualità e quantità la produzione di uva che ha beneficiato di favorevoli condizioni durante la raccolta e la trasformazione con riflessi senz’altro positivi sulla produzione. Privilegiati soprattutto i vini di qualità: il 2006 sarà un’annata da ricordare.

“Da segnalare inoltre che mai come quest’anno – afferma Paolo Martin, direttore di Coldiretti Padova - i consumatori si stanno orientando sugli acquisti in fattoria di ogni tipo di produzione: ortofrutta, formaggi, insaccati, marmellate, olio e soprattutto vino. La produzione agricola è entrata anche nelle scuole con i dispenser di latte, yogurt e frutta. Grazie all’iniziativa promossa da Coldiretti a favore di una legge regionale sulla diffusione dei prodotti tipici del territorio, potrebbe essere garantita una presenza significativa su mense e grande distribuzione di buona parte della produzione locale. Il cittadino consumatore ormai sa riconoscere e apprezzare i prodotti di qualità del territorio ed è orientato verso una scelta consapevole e allo stesso tempo attenta al rispetto ambientale e alla sicurezza alimentare”.