Migranti, l'accordo UE-Turchia entra nella fase operativa
L'accordo mira a colpire il modello di business dei trafficanti di esseri umani ed elimina gli incentivi a percorrere rotte irregolari per raggiungere l'UE, nel pieno rispetto della legislazione dell'UE e internazionale.
Sul piano operativo, la Commissione europea lavora a una nuova proposta (che emenderà la decisione esistente del Consiglio) per procedere al ricollocamento di migranti che necessitano di protezione internazionale dalla Grecia e dall'Italia.
L'obiettivo della Commissione è utilizzare i 54 mila posti per la delocalizzazione di migranti siriani dalla Turchia all'Europa. Durante il Consiglio europeo del 17-18 marzo si è deciso di reinsediare un migrante dalla Turchia per ogni migrante che non ha diritto a protezione internazionale che è stato riammesso in Turchia dopo essere arrivato in modo irregolare sulle isole greche.
L'obiettivo di questo accordo "1 a 1" è quello di porre fine ai flussi di migranti irregolari nell'Egeo e di attuare un programma legale di reinsediamento.
L'accordo è entrato in vigore il 20 marzo e da allora tutti i migranti irregolari che attraverseranno le frontiere dalla Grecia alla Turchia saranno rimpatriati in Turchia nel caso in cui non abbiamo diritto a protezione internazionale o non chiedano asilo.
Inoltre, la Turchia prenderà tutte le misure necessarie per impedire l'emergere di nuove rotte per l'immigrazione irregolare sia via mare che via terra e lavorerà insieme all'Ue per migliorare le condizioni umanitarie in Siria.
L'attuazione dell'accordo con la Turchia richiederà grandi sforzi da parte di tutti gli Stati membri per il dispiegamento di agenti di polizia di frontiera, esperti in materia di asilo e interpreti.
L'UE aiuterà la Grecia a trovare le risorse umane necessarie, infrastrutture e strutture di ricezione adeguate aumentando anche il budget per l'assistenza in caso di emergenza. Il Presidente Juncker ha nominato a tal fine Maarten Verwey coordinatore europeo in Grecia.
In aggiunta, per permettere la realizzazione del piano, gli Stati membri dovranno rendere disponibili un numero adeguato di posti di reinsediamento per i siriani provenienti dalla Turchia per adempiere agli impegni umanitari.
La nuova proposta della Commissione europea riguarda l'arrivo di futuri migranti, per quanto concerne invece i migranti già presenti sul suolo greco le autorità greche, le agenzie europee e gli stati membri stanno lavorando per accelerare i ricollocamenti dalla Grecia e fornire assistenza umanitaria.
Proprio a causa di questa situazione emergenziale, sono previsti 6 mila delocalizzazioni entro il prossimo mese e almeno 20 mila entro metà maggio.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea