Nuove misure europee a sostegno dell'industria siderurgica
Grazie al sostegno degli Stati membri e delle istituzioni dell'Unione e ad uno sforzo comune è possibile superare tutti i problemi causati dalla sovraccapacità delle industrie, dal forte aumento delle esportazioni e dalle pratiche commerciali sleali che ormai hanno raggiunto livelli senza precedenti. Per far sì che le industrie rimangano competitive è fondamentale sapersi adattare al mercato emergente ed essere innovativi.
Il settore siderurgico è essenziale per la crescita economica europea, per l'occupazione e la competitività nei mercati globali ed è considerato uno dei settori chiave di tutta l'economia.
Questo settore genera un fatturato annuo di 166 miliardi di dollari ed è responsabile dell'1,3% del PIL dell'Unione, genera 328 mila posti di lavoro diretti per non parlare di quelli indiretti che sono ancora di più, basta pensare al settore automobilistico. A livello mondiale l'Unione europea è il secondo produttore di acciaio dopo la Cina ed è leader in alcuni segmenti di produzione.
Tra gli Stati produttori europei l'Italia si posiziona al secondo posto, dopo la Germania, con una produzione di più di 20 milioni di tonnellate di acciaio grezzo all'anno. Possiamo subito capire che il potenziale di questo settore è enorme nonostante sia diminuito negli ultimi anni a causa del ruolo della Cina e dell'ingresso nel mercato dei paesi emergenti.
Proprio l'eccessiva produzione cinese ha causato un aumento delle importazioni in Europa in seguito al deprezzamento e al crollo dei mercati mondiali oltre che all'ondata di pratiche sleali che stanno invadendo tutto il campo.
Grazie ai nuovi strumenti di difesa commerciale stabiliti (sono oltre 100 le misure applicabili), alle varie indagini in corso riguardo determinati prodotti e alle inchieste anti-dumping sui prodotti siderurgici si riuscirà a risanare il settore.
La Commissione sta anche lavorando a livello bilaterale e multilaterale con i suoi maggiori partner commerciali per arrivare a nuovi accordi.
Per avere un settore siderurgico moderno e competitivo è necessario formare dei lavoratori qualificati e competenti e quindi investire nelle risorse umane, nell'innovazione, nella ricerca e nelle nuove tecnologie di modo da poter affrontare positivamente queste pesanti sfide. Come? Lavorando in un ambiente di cooperazione e collaborazione.
L'obiettivo, come ha affermato il Vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen, responsabile del portafoglio occupazione, crescita, investimenti e competitività, è quello di ripristinare la parità di condizioni a livello mondiale e di rendere più equi gli scambi commerciali.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea