La Commissione europea ha avviato il 6 aprile il processo di riforma del sistema europeo comune di asilo (CEAS) proponendo nuove misure volte anche al rafforzamento dei percorsi sicuri migratori. L'obiettivo di una politica migratoria europea più efficace esiste ed è una delle dieci priorità dell'attuale Commissione del presidente Jean-Claude Juncker.

A tal proposito il primo vicepresidente Timmermans ha dichiarato che la crisi dei migranti ha messo allo scoperto tutte le debolezze del sistema comune di asilo europeo, basato sul sistema di Dublino, e che è necessario continuare a fornire aiuti alle persone bisognose di protezione, anche se il sistema attualmente in vigore non è sostenibile, nemmeno in un' ottica a lungo termine. Servono norme comuni, un'equa ripartizione delle responsabilità e canali sicuri per l'arrivo dei migranti.

Allo stesso modo il Commissario per gli affari interni e la migrazione Avramopoulos ha dichiarato che il nuovo sistema deve includere il sistema di Dublino ed essere equo per tutte le parti interessate. Tutte le nuove riforme sono un complemento necessario delle misure adottate per ridurre i flussi migratori e proteggere le frontiere interne.

Per quanto riguarda il sistema d'asilo comune il nuovo piano si articola in cinque punti chiave:

-istituzione di un sistema di Dublino sostenibile ed equo per determinare lo Stato membro competente per i richiedenti silo

-conseguimento di una maggiore armonizzazione delle procedure di asilo e riduzione dei fattori che attirano le persone solo in determinati stati membri

-prevenzione dei movimenti secondari all'interno dell'UE

-nuovo mandato per l'agenzia per l'asilo dell'Unione per rafforzare il suo ruolo operativo

-rafforzamento del sistema Eurodac per agevolare la lotta contro l'immigrazione regolare

In riferimento alle vie di migrazione legali e sicure, invece, i nuovi propositi vertono su un sistema strutturato di reinsediamento per l'accesso, la distribuzione e lo status da accordare alle persone rifugiate, la creazione di misure ad hoc per attirare e sostenere gli imprenditori innovativi, la cooperazione in modo stretto con i paesi terzi per garantire una gestione più efficace dei flussi e la valutazione dell'adeguatezza delle attuali norme sulla migrazione legale ed infine, una riforma della direttiva sulla carta blu.

Le opzioni per un nuovo sistema sostenibile ed equo sono molte, si attende quindi il pieno avvio del nuovo processo.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea