In questa Venezia devastata e contaminata da miriade di piccole e grandi esposizioni, come diceva un vecchio saggio, qualche domanda nasce spontanea, ma se davvero ogni periodo rispecchia la sua creatività, la fantasia o il livello culturale, che cosa salterà fuori da questi anni? Ogni secolo ha avuto la sua funzione, in passato, in anni di privazioni, di guerre ed epidemie infinite, l'arte ha trovato il suo posto lasciandoci in eredità creazioni eccezionali ed impagabile! Davvero la creatività offre il meglio nei momenti peggiori! In qualche modo il poeta scrive nel dolore, il musicista compone nello strazio e il pittore dipinge nella malinconia. Anche il cinema non è da meno, poi quello italiano ne è la prova più clamorosa, avendo dato il meglio della sua capacità con il neorealismo nel primo dopoguerra! Il cinema neorealista ha lustro dell’Italia nel mondo, il capolavoro principe, “Roma città aperta”, fatto con pochi mezzi in un paese ancora ferito, con la sorpresa di un attore sino a quel momento ritenuto solo comico e da avanspettacolo, parlo di Aldo Fabrizi, per chi lo ricorda ancora. I grandi registi non ci sono più, ma questa potrebbe sembrare retorica da anziana e non voglio di certo offendere nessuno. Baso il mio giudizio, di certo solo mio, sul grande cinema, su quanto sia stato copiato, su quanto veniva apprezzato e invece oggi quanto sia difficile ritagliarsi anche solo le sale per la proiezione.
Un giorno, in un terzo millennio si ricorderanno altre cose, di certo non questo articolo!!
Datemi la vostra opinione, mi farà piacere sapere cosa ne pensano i lettori!!