Gli Stati membri dell’Unione europea devono fare passi avanti sulla gestione dei flussi migratori verso l’Europa, in particolare sulla ridistribuzione dei richiedenti asilo dai Paesi di ingresso, Italia e Grecia principalmente, agli altri Paesi UE (ricollocazione) e sulla ridistribuzione dai Paesi extra-UE a quelli europei (reinsediamento).

La Commissione europea ha presentato l’11 aprile scorso un aggiornamento sui progressi compiuti e ha valutato le misure adottate dagli Stati membri. Per la ricollocazione sono stati fatti pochi passi decisivi dalla metà di marzo, mentre per il reinsediamento i progressi sono discreti, anche grazie all'accordo UE-Turchia che ha spostato l'attenzione sugli sforzi di reinsediamento. È però urgente impegnarsi di più nella ricollocazione, data la situazione umanitaria in Grecia.

La Commissione fa notare che gli Stati membri non hanno raggiunto l'obiettivo di ricollocare almeno 6 mila persone. Nell’ultimo mese, dal 16 marzo all’11 aprile, sono state ricollocate soltanto 208 persone in più, raggiungendo un totale di 1 145 richiedenti ricollocati dalla Grecia e dall'Italia, soprattutto perché hanno contribuito solo pochi Stati membri agli sforzi di ricollocazione.

La Commissione quindi esorta gli Stati membri a intensificare i loro sforzi di ricollocazione per non peggiorare le situazioni presenti in Italia e in Grecia, dove vi sarebbero da 35 a 40 mila persone idonee per la ricollocazione.

Il 21 marzo 2016, la Commissione ha proposto di mettere a disposizione altri 54 mila posti, inizialmente previsti per la ricollocazione. Per il reinsediamento invece, è previsto che la maggior parte dei circa 16 800 posti rimanenti sarà destinata a persone provenienti dalla Turchia.

A seguito del vertice tra UE e Turchia del 29 novembre 2015, è stato adottato il piano d'azione UE-Turchia con lo scopo principale di aiutare le istituzioni turche a gestire i flussi sempre maggiori di rifugiati, oltre ad offrire un modo sicuro e legale di raggiungere l'Europa alle persone realmente bisognose di protezione: si è convenuto di utilizzare un meccanismo di reinsediamento "1:1" che consiste nel reinsediare un cittadino siriano dalla Turchia per ciascun cittadino siriano riammesso in Turchia dopo essere sbarcato illegalmente sulle isole greche.

Scopo di questo meccanismo è di sostituire i flussi irregolari di migranti con un processo legale e ordinato. I cittadini siriani che sono stati reinsediati finora con questo processo sono 37 in Germania, 11 in Finlandia e 31 nei Paesi Bassi.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea