Traffico aereo: via libera del Parlamento europeo alla registrazione dei dati dei passeggeri
L'obiettivo della direttiva, presentata dalla Commissione nel 2011, è migliorare la sicurezza dei cittadini europei usando i dati raccolti dalle compagnie aeree per la prevenzione, rilevazione, indagine e perseguimento di reati gravi, soprattutto di natura terroristica.
Nel dicembre 2015, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo su una versione emendata della proposta della Commissione, nella quale sono state aggiunte garanzie per la privacy e la protezione dei dati.
Tale proposta prevede la trasmissione di dati da parte delle compagnie aeree, nel caso sia di voli extraeuropei che intraeuropei, a un'unità specifica nello stato d'arrivo o di partenza.
I dati trasmessi includono tutte le informazioni riguardanti la prenotazione, come le date e l'orario del volo, l'itinerario di viaggio, l'eventuale agente di viaggio, il metodo di pagamento, il numero del posto a sedere e dettagli sul bagaglio.
Tutte queste informazioni, memorizzate all'interno dei sistemi di gestione delle prenotazioni e delle partenze delle compagnie aeree, saranno raccolte, elaborate e condivise tra i diversi stati membri per permettere una più proficua cooperazione tra le autorità nazionali nella lotta alla criminalità e nell'impegno alla sicurezza.
In questo modo, le autorità nazionali competenti otterranno informazioni utili riguardanti persone che potrebbero essere coinvolte in attività criminali quali terrorismo, traffico di droga, traffico di esseri umani, sfruttamento sessuale di minori e altri reati particolarmente gravi.
Questo sistema permetterebbe di identificare viaggiatori che rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica, i quali rischierebbero altrimenti di rimanere sconosciuti alle autorità, e di smantellare reti criminali.
Il primo Vicepresidente Frans Timmermans e il Commissario per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta subito dopo il voto in parlamento, nella quale hanno espresso apprezzamento per il consenso riscosso dalla direttiva.
Dopo l'approvazione del Parlamento, ora la direttiva deve essere adottata dai Paesi UE in Consiglio. In seguito, dopo l'entrata in vigore, gli stati avranno 2 anni di tempo per trasporla nell'ordinamento interno. Con la direttiva saranno introdotti dalla Commissione anche protocolli comuni e format di schedatura dei dati che le compagnie aeree dovranno adottare per trasmettere le informazioni sui viaggiatori agli stati membri.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea