Sicurezza in Europa, necessaria maggiore cooperazione tra gli Stati UE
La responsabilità in materia di sicurezza nazionale è degli Stati membri, tuttavia per affrontare in maniera efficace le minacce internazionali si è resa necessaria l'adozione di un approccio europeo comune.
Gli strumenti e l'infrastruttura alla base del progetto sono in sviluppo per mettere le autorità nazionali in condizione di poter collaborare nell'affrontare questo problema comune all'interno di un appropriato contesto europeo.
L'efficacia dell'Unione della sicurezza dipenderà fondamentalmente dal modo in cui questo strumento verrà utilizzato per risolvere le carenze in materia di scambio di informazioni e per colmare le lacune operative.
Per raggiungere questi obiettivi sarà necessario un cambio di passo e di approccio da parte degli Stati Membri in cooperazione con le agenzie dell'Unione Europea.
La comunicazione adottata il 20 aprile dalla Commissione ha l'obiettivo di fare il punto dei progressi compiuti per quanto concerne le azioni previste dall'Agenda europea sulla sicurezza, individuando carenze in termini di attuazione delle misure antiterrorismo e indicando le procedure da attuare per colmarle.
Inoltre è stata fornita una tabella di marcia che fissa una serie di aree d'intervento prioritarie in cui implementare al più presto le misure previste dall'Agenda.
Nello specifico le priorità sono le seguenti:
• Contrasto alla minaccia rappresentata dai foreign fighters di ritorno in patria
• Prevenzione e lotta alla radicalizzazione
• Rafforzamento della criminalizzazione dei reati connessi ad attività terroristiche
• Incremento dello scambio di informazioni
• Rafforzamento del Centro europeo antiterrorismo
• Blocco dell'accesso dei terroristi ad armi da fuoco ed esplosivi
• Blocco dell'accesso dei terroristi a fonti di finanziamento
• Protezione dei cittadini e delle infrastrutture critiche
• Maggiore coerenza tra azioni interne ed esterne nel campo della sicurezza
Il primo Vicepresidente della Commissione Timmermans ha evidenziato che la capacità degli Stati membri di utilizzare in modo efficiente gli strumenti a disposizione sarà cruciale per il successo del progetto e che la sicurezza interna dovrà essere una responsabilità condivisa.
Il Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza ha posto l'accento sui potenziali rischi derivanti dalla frammentazione ricordando che lo scopo dell'Unione Europea è di fornire uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, senza frontiere interne per i cittadini.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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