La Commissione Ue fa troppi regali a chi inquina
Secondo il giudizio della Corte, il principio “chi inquina paga” non è stato rispettato e le regalìe della Commissione europea sono state ricaricate sui consumatori senza motivo dalle aziende. Queste hanno sostanzialmente guadagnato miliardi da questo sistema, senza muovere un passo verso la decarbonizzazione.
La Corte di Giustizia ha ordinato un ricalcolo delle assegnazioni previste per la fase 3 e dalla nuova tranche di quote gratuite dovranno essere tagliati 105 milioni di tonnellate di CO2 equivalente già assegnati, pari all’1,6% del totale 2013-2020 (6,6 miliardi).
Questo quantitativo dovrà essere messo all’asta, mentre dovrà essere rivisto anche il metodo di attribuzione. Fino ad oggi, infatti, la Commissione europea avrebbe utilizzato un sistema di calcolo non valido, che portava a sovrastimare i quantitativi regalati. Ora l’esecutivo europeo ha 10 mesi per stabilire un nuovo importo, che non inciderà su quanto già assegnato fino ad oggi.
«La corte – ha commentato con soddisfazione Bas Eickhout, eurodeputato olandese che coordina il gruppo dei Verdi – ha chiarito che il tetto deve essere coerente con l’obiettivo fondamentale del sistema ETS: ridurre le emissioni di gas serra».