Dopo l'estate la svolta nella lotta alla povertà educativa
Lo assicura il Sottosegretario alla presidenza, Tommaso Nannicini, richiamandosi alla roadmap del nuovo fondo, previsto dall’ultima legge di stabilità: a fine aprile il Governo e le Fondazioni hanno firmato il protocollo d’intesa per la gestione delle risorse; il decreto del Ministero del tesoro che assicura alle Fondazioni un credito d’imposta pari al 75% delle somme impegnate è pronto per essere varato; entro un mese Governo, Acri e Forum del terzo settore nomineranno i 12 componenti del comitato di gestione e quindi entro l’estate verranno predisposte le linee guida di intervento.
«Vogliamo cercare di accelerare» spiega Nannicini che rimarca il tratto sperimentale dell’iniziativa, «ma non all’italiana per cui si usa la funzione di sperimentale quando i soldi scarseggiano. In questo caso le risorse sono più che consistenti ed il nostro obiettivo è da un lato quello di arrivare ad una mappatura del fenomeno e dall’altro individuare le pratiche migliori per poi arrivare a progettare veri e propri interventi strutturali».
Secondo gli ultimi dati raccolti da Save the Children in Italia ben il 25% dei minori è a rischio povertà: sono circa due milioni e mezzo i bambini e gli adolescenti che, soprattutto nelle regioni del Sud, vivono in condizioni di deprivazione materiale e spesso anche culturale, sociale e relazionale.
In particolare si pensa sia iniziative a livello territoriale, legate alle comunità locali, sia ad interventi personalizzati, individuali, veri e propri piani di servizio a supporto dei minori, una specie di tutoraggio che si affianca al lavoro delle famiglie e delle scuole.