La tomba di Aristotele rinvenuta (forse) a Stagira
La tomba è un edificio a forma semicircolare con una pavimentazione in marmo ed un altare sul fondo. Certamente risale a 2.400 anni: fino ad ora era rimasta sconosciuta in quanto i Bizantini avevano distrutto il precedente edificio per erigervi sopra una torre quadrata. Secondo quanto gli scavi stanno appurando, la prima costruzione sarebbe stata realizzata in modo abbastanza sommario per essere successivamente completata nel tempo con finiture di qualità, come il pavimento in marmo del periodo ellenistico. Avrebbe avuto una altezza di una decina di metri ed all'esterno ci sarebbe stata una piazzola di forma quadrata con un altare. All'interno sarebbe anche state rinvenute delle monete risalenti al tempo di Alessandro Magno.
Fu proprio alla morte di Alessandro che Aristotele lasciò Atene, dove si crearono tumulti antimacedoni, per riparare a Calcide, città d'origine della madre. Qui morì e per questo si è sempre pensato che potesse esservi stato sepolto, ma nulla può far escludere che i suoi concittadini di Stagira abbiano voluto riportare le sue ceneri nel luogo in cui nacque.