Attrarre migranti altamente qualificati per lavorare in Europa: è questo l'obiettivo della Commissione europea per far fronte ai traffici illeciti di migranti e sviluppare un sistema che consenta di creare rotte sicure e legali e nuove opportunità per chi decide o è costretto ad abbandonare la terra natia.

Tra guerre, crisi umanitarie e povertà, uno dei motivi che alimenta la migrazione è proprio la mancanza di lavoro e di opportunità: l'Europa offre ai cittadini dei paesi terzi la possibilità di svolgere all'interno dell'Unione lavori altamente qualificati grazie alla Carta blu.

Il sistema della Carta blu dell'UE è stato adottato nel 2009 per promuovere una nuova politica europea sulla migrazione legale, volta a colmare la mancanza di competenze e ad attirare talenti per gestire meglio le sfide demografiche dell'UE.

In pratica i cittadini di Paesi terzi che hanno specifiche competenze e altri requisiti, ad esempio avere un contratto di lavoro o un’offerta di lavoro vincolante della durata di almeno sei mesi nel paese dell'Unione europea interessato, possono presentare domanda per accedere alla Carta blu e godere di una tutela lavorativa legale altrimenti non riconosciuta.

La Commissione europea ha modificato le norme vigenti mirando a migliorare la capacità dell'Unione di attirare e trattenere cittadini di Paesi terzi altamente qualificati. Nello specifico:

• Introduzione di un unico sistema a livello dell'Unione, che sostituisce i regimi nazionali paralleli al fine di aumentare la chiarezza;

• Incremento della mobilità all'interno dell'Unione semplificando le procedure e permettendo viaggi di lavoro più brevi (fino a 80 giorni) negli Stati membri in cui è in uso la Carta blu;

• Snellimento delle procedure: le richieste di accesso al servizio potranno essere fatte sia nel territorio europeo che fuori. Inoltre il processo di selezione è stato ridotto a 60 giorni;

• Riduzione della soglia salariale e creazione di uno spettro flessibile che permette agli Stati membri di adeguarla ai mercati del lavoro nazionale;

• Potranno richiedere la Carta blu anche i beneficiari di protezione internazionale altamente qualificati;

• Rafforzamento dei diritti dei titolari della Carta blu consentendo loro una via d'accesso più rapida allo status di soggiornante di lungo periodo e un accesso immediato e più flessibile al mercato del lavoro. Inoltre anche i familiari del titolare possono trasferirsi contemporaneamente nell'UE.

Tutto ciò dovrebbe contribuire a rendere l'UE una meta più attraente per i lavoratori qualificati di cui la nostra economia ha bisogno, poiché solo il 31% dei migranti altamente qualificati sceglie l'UE come destinazione.

Il sistema della Carta blu si è finora dimostrato inadeguato e poco attraente per via delle condizioni di ammissione e la sovrapposizione tra regole nazionali e regole europee.

Le nuove misure rientrano nel piano migranti fortemente voluto dal Presidente della Commissione europea Juncker: nell'aprile 2014 ha presentato un piano di cinque punti sulla migrazione nel quale si esortava l'Europa a mostrare maggiore determinazione sulla questione della migrazione legale.

Infatti, oltre a contrastare la migrazione illegale e a reinsediare i tanti migranti che compiono un percorso pericoloso per loro e per l'Unione stessa, la Commissione si è fortemente concentrata per sviluppare e rafforzare i percorsi di migrazione legale.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea