Nuova cometa: la C2006 M4 SWAN è visibile nei nostri cieli
13/11/2006
In questi giorni il mondo degli astronomi e degli appassionati dell’osservazione del cielo è in fibrillazione a causa di un avvistamento fatto il 20 Giugno 2006 da Rob Matson (Irvine, California) e Michael Mattiazzo (Adelaide, Australia) due noti astrofili, che osservando attentamente le immagini trasmesse dalla nave spaziale Soho, lanciata dalla Nasa il 2 Dicembre 1995 da Cape Canavaral, hanno notato una nuova cometa alla quale è stato dato il nome di C2006 M4 Swan. In questi ultimi giorni gli avvistamenti si sono susseguiti anche in Italia e alcune fotografie sono state riprese proprio da un piccolo osservatorio privato situato nei pressi delle Tofane, a Cortina d’Ampezzo. Ma la notizia più interessante, per gli amanti veneti dell’osservazione del cielo è la possibilità di osservare al calar del sole l’astro che proviene dalle profondità dello spazio anche a occhi nudi o al limite con un semplice binocolo, sempre che il cielo sia buio, cioè in assenza di luna piena e limpido. D’altra parte l’avvistamento di una nuova cometa non è un avvenimento di tutti i giorni, anche perché questa volta il nuovo astro che sfreccia nel cielo notturno alla velocità di circa 80 chilometri al secondo, è di uno splendido colore verde e la sua coda, non lunghissima, è visibile per alcuni gradi nell’arco del cielo. Ma vediamo ora come e dove localizzare questa cometa che proviene dai confini del nostro sistema solare e più esattamente dalla “nube di Oort”, una fascia di comete e asteroidi che circonda il nostro sistema solare. Tra l’altro la Swan segue una traiettoria iperbolica che la porta nei pressi del Sole dopo aver compiuto un ampio cerchio attorno alla nostra stella. Per vederla nitidamente dovremo osservala al crepuscolo, ossia dalle ore 18.00 alle ore 22.00 indirizzando il nostro sguardo verso nordest e nord-nordest, insomma nei pressi della corona boreale. Alcuni astronomi hanno detto che dovremo guardare tra la maniglia del “Grande carro” e la coda del Leone, due costellazioni invernali del nostro emisfero. Se saremo attenti e fortunati e se osserveremo il cielo con animo romantico, mettendoci anche un po’ della nostra fantasia, riusciremo a vedere uno degli spettacoli più belli e magici del cielo. Insomma parlare di comete significa discutere di entità siderali che conosciamo visivamente, ma che per molti di noi rappresentano una fonte di stupore e di timore. E significa anche entrare nell’ottica affascinante e misteriosa dell’universo che ci circonda, con i suoi mondi lontanissimi e virtuali, perché solo immaginati. La storia delle comete è anche la storia di quegli stupefacenti oggetti che, provenendo dagli abissi, viaggiano nel cielo in modo silenzioso e estremamente appariscente. La cometa Swan sarà visibile abbastanza nitidamente, sempre che il cielo notturno sia terso e buio fino alla fine di Novembre. Parlare di comete, oltre che discutere di fatti astronomici importanti, significa anche analizzare le ragioni e le origini di tradizioni e superstizioni, che nei secoli scorsi hanno incorniciato con un alone misterioso diversi avvenimenti importanti dell’umanità.
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