Divorzi internazionali: nuove norme europee per evitare doppi processi
«Era ora che disponessimo di uno strumento europeo sugli effetti patrimoniali dei regimi matrimoniali e delle unioni registrate – ha dichiarato la relatrice francese Jean-Marie Cavada (ALDE) – Da oggi, le coppie internazionali, in tutte le forme di matrimonio, potranno beneficiare di sicurezza giuridica, di un migliore accesso alla giustizia e di norme armonizzate che si adattano a circa 16 milioni di coppie internazionali che vivono in Europa».
La normativa si applicherà nei 18 Paesi dell'Unione europea che si sono dichiarati disponibili ad aderire a questa iniziativa di “cooperazione rafforzata”, tra cui l’Italia. Le istituzioni del matrimonio e del partenariato civile rimangono comunque materia definita dalle legislazioni nazionali dei singoli Stati membri: i due regolamenti approvati si limitano a stabilire il foro competente e quale legge nazionale applicare per le procedure relative alle proprietà delle coppie internazionali.
Le norme approvate dovrebbero risolvere numerosi contenzioni e soprattutto evitare procedimenti paralleli nei vari Paesi, procedimenti che oggi hanno un costo complessivo all'interno dell'Unione di circa 1,1 miliardi di euro ogni anno.