I robot paghino la pensione per i lavoratori che sostituiscono
Sul sito online del Parlamento europeo è stato quindi iscritto un progetto di proposta per nuove strutture di tassazione e di responsabilità legale dei robot industriali che potrebbero essere classificati come “persone elettroniche” per le quali i datori di lavoro sarebbero chiamati a pagare i contributi pensionistici.
La proposta ha ovviamente trovato l'immediata opposizione delle principali aziende di robotica.
I proponenti però chiedono alle aziende di dichiarare il denaro risparmiato in materia di sicurezza sociale sostituendo i lavoratori umani con i robot e propongono la creazione di un'agenzia europea di robotica per costituire un registro centrale al quale iscrivere i robot autonomi intelligenti. I proprietari dei robot e i beneficiari industriali della loro attività sarebbero poi tenuti a coprire i costi di sicurezza sociale per i lavoratori così sostituiti.
VDMA, un gruppo industriale tedesco che rappresenta i principali produttori di robot, dice che è ancora troppo presto creare un tale quadro giuridico per i robot e che una tale iniziativa potrebbe arrestare lo sviluppo della robotica. Risponde Mady Delvaux, deputato del Lussemburgo e tra i primi firmatari della proposta: «Stati Uniti, Cina, Corea e Giappone hanno progetti molto ambiziosi per il prossimo futuro. Se non creiamo un quadro giuridico per lo sviluppo della robotica, il nostro mercato rischia di essere invaso da robot di provenienza non europea».