Russia, Gran Bretagna, TTIP Usa: il Giappone invece...
Il meeting più recente si è svolto a Tokyo nel mese di aprile, il prossimo è previsto a settembre a Bruxelles e le imprese nipponiche ed europee hanno espresso lo stesso interesse quando si sono incontrate a Tokyo per un forum di settore. Infine, durante l’ultimo vertice del G7 tenutosi alla fine di maggio in Giappone, i leader politici provenienti da Giappone, Unione europea, Francia, Germania e Italia hanno ribadito l’impegno a raggiungere un accordo politico possibilmente entro quest’anno.
Le trattative devono ancora risolvere qualche problema sul tappeto: il Giappone chiede l’eliminazione delle tariffe doganali imposte dall’UE su autoveicoli e prodotti elettronici giapponesi; la UE auspica una maggiore apertura sui dazi per alimenti e bevande e una maggiore trasparenza e apertura in materia di appalti pubblici, a cominciare dal settore ferroviario.
Il Commissario UE per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan si è detto favorevole ad un accordo anche in considerazione del fatto che la cucina giapponese in Europa è sempre èiù diffusa.
Dopo la Cina, il Giappone rappresenta il secondo partner commerciale asiatico per l’UE: fosse raggiunto l’accordo di scambio, l’export europeo potrebbero aumentare del 32,7% a fronte di un 23,5% delle maggiori esportazioni verso l’UE. Nel 2015 il Giappone è stato il quinto più grande importatore di prodotti agricoli e prodotti agricoli processati provenienti dall’UE, ricevendo il 4,1% del totale delle esportazioni agricole dell’UE.