Nuove norme Ue sull'inquinamento, meno tutela per l'aria
«UK, Francia, Italia, Polonia, Romania e Bulgaria – sostiene Louise Duprez, senior policy officer per la qualità dell’aria dell’European Environmental Bureau (EEB) – hanno preferito permettere all’industria e all’agricoltura di continuare a inquinare invece di concentrarsi su misure utili per salvare la vita dei cittadini». Ed ecco allora che già sono previste per i singoli Stati, che ora dovranno approvare i provvedimenti nazionali di attuazione delle norme comunitarie, alcune scappatoie. Ad esempio: in caso di estati secche o inverni rigidi, gli stati potranno basarsi non sul dato annuale degli inquinanti, ma sulla media degli ultimi 3 anni. E ciascuno Stato non avrà la responsabilità se uno e uno solo settore, ad esempio quello delle automobili, inquinasse molto più di quanto era stato preventivato.