Anbi, dopo l'estate riparte il Piano Irriguo Nazionale con 500 milioni in più
“Dalla disponibilità d’acqua, garantita dalla nostra rete d’irrigazione, dipende l’86% del made in Italy agroalimentare; pertanto non possiamo accettare che chi inquina non paghi e che tale costo sia scaricato sull’utilizzatore finale, cioè gli agricoltori” ha poi affermato con determinazione, sottolineando anche l’impegno dei Consorzi nell’utilizzo irriguo delle acque reflue. Ha proseguito: “La nostra battaglia a tutela della risorsa idrica vive oggi una giornata importante con l’istituzionalizzazione della cabine di regia permanenti, uno strumento indispensabile per contemperare nel rispetto delle priorità di legge, i crescenti interessi, che gravano sul futuro dell’acqua. Vogliamo inoltre portare, con forza, in sede comunitaria la peculiarità dell’agricoltura irrigua mediterranea e per questo abbiamo chiesto di aderire al Copa-Cogeca, l’organizzazione europea degli agricoltori” ha annunciato Vincenzi, che ha anche indicato, nella gestione idrogeologica dei territori montani, il prossimo obbiettivo dei Consorzi di bonifica, perché “non può esserci sicurezza in pianura senza manutenzione del suolo a monte.”
La crescente importanza dell’acqua è caratterizzata anche dall’aumentata pressione della criminalità: è stato questo il filo conduttore dell’intervento di Gian Carlo Caselli, Presidente dell’Osservatorio sulle Agromafie, che ha denunciato come azioni illecite in materia idrica (dai pozzi agli scarichi abusivi) abbiano pesanti ripercussioni anche sulla salute pubblica oltre ad alterare le regole del mercato.
Particolarmente importante è stato l’intervento del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali, Maurizio Martina, che ha indicato, nella fine di Agosto, il termine per la conclusione dell’iter per il riavvio del Piano Irriguo Nazionale, ai cui 300 milioni iniziali si sommeranno 500 milioni dal Comitato Interministeriale Programmazione Economica. Il Ministro ha plaudito anche alla capacità di riformarsi dei Consorzi di bonifica, adeguandosi ai nuovi tempi, seppur il processo non sia ancora concluso, rimanendo la piaga dei commissariamenti nel Sud Italia.
Sul tema della qualità idrica per garantire la qualità agroalimentare si è incentrato l’intervento del Presidente Coldiretti, Roberto Moncalvo, che ha individuato nei moderni Consorzi di bonifica, un perno centrale dell’agricoltura presente e futura.
In mattinata sono anche intervenuti anche il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Luca Sani, che ha ribadito la necessità di concentrare nei consorzi di bonifica sia la gestione del rischio idrogeologico (Alluvioni) che quella della risorsa a fini produttivi ed ambientali (irrigazione) e Gerardo Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria, che ha indicato nella sinergia fra Istituzioni (tra cui i Consorzi di bonifica), nel completamento dei grandi invasi e nell’efficientamento della rete idrica, le tre chiavi per il rilancio del territorio calabrese.