Banda larga, la Commissione europea dà l'ok al piano italiano
Questa nuova strategia permette di realizzare alcuni obiettivi del mercato unico digitale, primo fra tutti l'aumento della copertura della banda larga ad alta velocità. Il traguardo dichiarato dal governo italiano è di dotare tutti gli edifici pubblici (in particolare scuole e ospedali) di questa moderna connessione super veloce.
Ma in cosa consiste questo piano nel dettaglio? La strategia si articola intorno a quattro differenti pilastri:
1. Il sostegno pubblico sarà previsto solo per le aree in cui attualmente non esiste alcun accesso alle reti di nuova generazione. In questo modo non verranno tagliati gli investimenti privati nel settore tecnologico della connessione alla rete.
2. Verrà promosso l'utilizzo delle infrastrutture esistenti in modo da utilizzare i fondi statali solo per quanto strettamente necessario;
3. Ci sarà un forte impulso alla concorrenza fra operatori e al livello del mercato al dettaglio. Per realizzare questo punto, l'Italia ha creato di punti interconnessione neutrali invece che collegare semplicemente le nuove reti di accesso alle infrastrutture già esistenti degli operatori storici in modo tale che tutti gli operatori possano raggiungere le nuove infrastrutture in condizioni di parità;
4. L'aiuto non sarà assegnato ad una particolare tecnologia, ma le gare di appalto che si apriranno per aggiudicarsi i fondi stabiliranno i criteri qualitativi in considerazione delle caratteristiche del progetto.
La Commissione europea crede che la strategia presentata dall'Italia porterà grandi benefici come l'accesso veloce a internet in aree in cui non è al momento disponibile, nel rispetto delle regole europee sulla concorrenza e il libero mercato.
Gli orientamenti europei sulle reti a banda larga del 2013 offrono certezza giuridica agli investimenti nella banda larga. In particolare conciliano la necessità di incoraggiare il rapido sviluppo dell'infrastruttura della banda larga con la minimizzazione del rischio di esclusione degli investimenti privati e di creazione di monopoli.
L'Italia è in ritardo rispetto alla maggior parte degli Paesi UE per quanto riguarda la diffusione delle reti a banda larga (almeno 30 Mbps) che garantiscono la copertura soltanto al 44% delle famiglie. Grazie all'aiuto dell'Unione europea, la copertura sarà aumentata e molte più persone saranno virtualmente collegate tra di loro.
Margrethe Vestager, Commissaria responsabile della politica della concorrenza, ha dichiarato: "Il piano per la banda larga ad alta velocità porterà internet più veloce a consumatori e imprese. Aiuterà il Paese a dotarsi delle infrastrutture necessarie, contribuendo così alla creazione di un mercato unico digitale connesso nell'UE. Grazie ad una buona cooperazione con l'Italia, abbiamo potuto completare l'esame del nuovo piano rapidamente".
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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