Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

Agenzia giornalistica, radiotelevisiva e di comunicazione

Sicurezza idraulica: idrovia Padova-Mare, un aiuto in piu’

13/11/2006
“Ieri poteva solo essere un modo per spostare traffico dalla gomma all’acqua; oggi l’idrovia Padova-Mare può risolvere altri problemi, come quello della sicurezza idraulica.” Questo il messaggio che l’Associazione per la Salvaguardia Idraulica del Territorio Padovano e Veneziano ha dato nel Convegno “La sicurezza idraulica nel territorio Padovano e Veneziano: il ruolo dell’Idrovia Padova-Mare”, tenuto a Padova, nel Palazzo del Bo. Docenti universitari, esperti in diritto, ingegneria, storia si sono confrontati su un tema, quello dell’idrovia Padova-Mare, opera incompiuta ma tornata alla ribalta alla luce degli episodi di maltempo che si sono verificati recentemente e che causano sempre più problemi ai già fragili territori del padovano e del veneziano.

“E’ difficile far accettare ai cittadini nuove infrastrutture come le strade e le autostrade, specie in un territorio così urbanizzato ed abitato come il Veneto centrale. Per questo è necessario cercare soluzioni alternative: una di queste può essere l’idrovia” ha affermato l’Ing. Sandro Boato dell’ARPAV.

I vantaggi di quest’opera potrebbero essere molti. “Innanzitutto” ha detto Boato “i costi sociali: è stato calcolato che, fatto 100 il numero di incidenti stradali, il trasporto idroviario li ridurrebbe ad 1. Poi, i consumi energetici: l’energia richiesta per il trasporto su acqua sarebbe pari ad un terzo dell’energia necessaria al trasporto su strada ed inferiore al 20% di quella per il trasporto su ferrovia. Per non parlare dell’inquinamento ambientale, in particolare quello acustico: il trasporto su idrovia comporterebbe un impatto inferiore al trasporto su strada.”

Ma è soprattutto il problema della sicurezza idraulica a preoccupare, anche perché, nel 40esimo anniversario dell’alluvione del 1966, si è cercato di immaginare che cosa succederebbe se si verificasse un evento meteorologico simile. Ed i risultati non sono certo confortanti. “In particolare, se esondassero il Brenta ed il Bacchiglione ci sarebbero allagamenti non solo a nord e sud del canale, coinvolgendo la zona industriale, Noventa, Mortise e l’Arcella, ma ci sarebbero anche nel Piovese, da Voltabarozzo a Bovolenta ed in adiacenza al Canale Cagnola” ha detto il Prof. Luigi D’Alpaos, del dipartimento di Ingegneria Idraulica, Marittima, Ambientale e Geotecnica dell’Università di Padova. “Bisognerebbe pertanto”ha aggiunto “cercare di distogliere le piene dal Brenta a Vigonovo,introducendole nella laguna di Venezia. In questo, l’idrovia si rivelerebbe utile”.

Realizzare tutto questo, in concreto, si può. A riguardo, sono state portate ad esempio le esperienze su idrovie all’estero, soprattutto in Germania. “In questo Paese” ha detto l’Ing. Alberto Cevese, libero professionista”sono state dedicate grandi risorse alla navigazione interna e si è cercato di renderle conciliabili con il rispetto del paesaggio e la tutela ambientale. “



Asterisco Informazioni
di Fabrizio Stelluto
P.I. 02954650277


e-mail:
info@asterisconet.it
redazione@asterisconet.it
telefono:
+39 041 5952 495
+39 041 5952 438
fax:
+39 041 5959 224
uffici:
via Elsa Morante 5/6
30020 Marcon (Ve)
Cartina

Questo sito è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell'art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: "Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione".
La pubblicazione degli scritti è subordinata all'insidacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al sito, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.