Latte, dalla UE 20 milioni agli agricoltori italiani
La Commissione europea ha annunciato lo scorso 18 luglio un nuovo pacchetto di misure per un totale di circa € 500 milioni, che andranno a supportare gli agricoltori europei. Il pacchetto va ad aggiungersi ad un precedente stanziamento di altri 500 milioni di euro che è stato presentato dalla Commissione a Settembre 2015 e ad una gamma di altre misure presentate in Marzo 2016.
Il Commissario per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Phil Hogan ha affermato in quest'occasione che questo pacchetto fornisce una risposta consistente da parte della Commissione ad un periodo di sensibili difficoltà per le imprese agricole europee. Hogan sottolinea anche l'azione decisa della Commissione, che in un anno ha smobilizzato oltre un miliardo di euro di nuovi fondi per supportare gli agricoltori colpiti più duramente dalla crisi.
I dettagli precisi delle nuove misure della Commissione saranno precisati nelle prossime settimane, dopo una consultazione con gli esperti degli Stati membri e le implicazioni di questi interventi saranno incorporate in una lettera modificativa al progetto di bilancio 2017 in autunno. Tuttavia sono già state comunicate le tre parti principali in cui è articolato il nuovo piano.
La prima giunge a seguito della recente riunione del Comitato dell'Osservatorio Economico sul Mercato del Latte e consiste nella destinazione di €150 milioni all'attuazione di piani per incentivare gli agricoltori a ridurre i livelli di produzione di latte e dei suoi derivati su base volontaria.
La seconda parte è costituita da fondi da utilizzare a livello statale. A causa del prolungarsi della crisi, alcuni agricoltori del settore lattiero-caseario hanno reagito con un considerevole incremento dei volumi di produzione, per cercare di mantenere inalterati i flussi di cassa. Tuttavia, la sovrapproduzione ha conseguenze molto negative, perché, inondando il mercato di prodotti, si riducono i margini di profitto e peggiorano le condizioni di vita degli agricoltori.
La Commissione intende intervenire attraverso lo stanziamento di € 350 milioni (combinabili con fondi nazionali) per attuare una serie di programmi mirati nei singoli Stati. Ogni Stato, conoscendo le caratteristiche specifiche del proprio settore caseario, è il soggetto più informato e competente per agire a sostegno degli agricoltori e potrà implementare le azioni più efficaci, utilizzando fondi propri e quelli messi a disposizione dalla Commissione. Alcuni esempi di politiche che potranno essere implementate dagli Stati sono metodi di produzione estensiva, aiuti ai piccoli imprenditori, progetti di cooperazione e ulteriori misure volte alla riduzione della produzione in eccesso.
La terza parte consiste in una gamma di misure tecniche per fornire maggiore flessibilità, aiuti in termini di liquidità e rinforzare gli strumenti di sicurezza.
Tra le varie misure, agli Stati sarà garantita la possibilità di derogare dall'obbligo di mantenere costanti le dimensioni delle mandrie nel 2017.
Inoltre, come già collaudato durante lo scorso anno, a partire da Ottobre 2016, sarà di nuovo permesso di posticipare fino al 70% dei Pagamenti Diretti e l'85% dei pagamenti locali per lo Sviluppo Rurale, che non hanno necessità di completare i controlli sul campo.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea