La Commissione Attività produttive della Camera ha presentato la Relazione conclusiva dell’indagine conoscitiva "La rivoluzione industriale 4.0 – Quale metodo applicare al tessuto industriale italiano – Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere industriali nazionali". L'obiettivo è, ovviamente, formulare un vero e proprio “Piano”, per incrementare la produttività delle imprese italiane e dare inizio a quella che può essere identificata come la "Quarta Rivoluzione industriale".

«L’Italia deve saper cogliere la sfida dell’Industria 4.0 per diventare competitiva sul piano internazionale ed ottenere un aumento di produttività del 30-50% grazie all’uso delle nuove tecnologie» ha sostenuto nella sua presentazione Guglielmo Epifani, Presidente della Commissione parlamentare. «La questione industriale – gli fa eco il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia – deve essere riportata al centro dell’attenzione del Paese. L’industria italiana può diventare la boutique del mondo, offrendo prodotti 'sartoriali' con una elevata qualità artigianale, pure restando in una dimensione industriale».

Il documento elaborato dalla Commissione Attività produttive della Camera individua cinque pilastri sui quali costruire una “Strategia Industria 4.0”: una governance che si avvalga di una cabina di regia a livello governativo e delinei gli obiettivi da realizzare nella loro specificità; le infrastrutture abilitanti, a cominciare dalla banda ultra-larga; le diffusione delle competenze digitali con la formazione rivolta a tutte le figure professionali; e poi tanta ricerca e innovazione open per promuovere standard aperti.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, commentando il report, ha rilevato come ci sia una «frattura crescente tra le aziende che usano le nuove tecnologie e le altre, perciò servono incentivi per rafforzare la filiera e le reti».