La politica ondivaga (per fortuna) di Coldiretti
La conferma di tale contraddizione arriva ora dall’accordo siglato dalla Cooperativa Ortoromi (sede centrale a Borgoricco, in provincia di Padova e seconda realtà italiana nella cosiddetta “quarta gamma”) proprio con Coldiretti Veneto e Coldiretti Basilicata per l’utilizzo preferenziale di materie prime provenienti da aziende agricole di tali territori. Evviva, ma risulta difficile pensare alla Basilicata come “a km.0” rispetto al Veneto o alla Campania (stabilimenti produttivi della OrtoRomi). A precisa domanda, si risponde che per “km.0” si intende tutta l’Italia ma, se la mettiamo così, in una logica europea e non protezionistica, Austria e Germania (senza contare Slovenia e Croazia) sono altrettanto, se non di più, vicine al Nordest!
In realtà, si è fatta un’intelligente operazione di partnership commerciale nell’interesse delle aziende, ma il sottoscritto Primo Accordo di Programmazione dell’Attività Economica (così si chiama) dimostra almeno tre cose: la prima è che, aldilà della distanza d’origine, va garantita la qualità del prodotto; la seconda è che a fare il mercato sono i consumatori (si pretende di avere sempre tutto a disposizione in barba al principio sacrosanto della stagionalità); il terzo è la conferma che, oltre ogni eclatante parola d’ordine, il contadino forse non ha più le scarpe grosse, ma mantiene il cervello fino!
Fabrizio Stelluto
Presidente A.R.G.A.V.