Venezia è minacciata anche dall'igiene personale
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Science of the total environment”: gli scienziati hanno raccolto ripetutamente campioni di acqua in 22 luoghi tra i canali interni del centro storico di Venezia, l’isola di Burano e due punti nell'estrema laguna nord. Vi hanno cercato la presenza di 17 fragranze tra le più utilizzate e chimicamente stabili tra le migliaia a disposizione dell’industria cosmetica. Tracce di molecole ‘profumate’ sono state identificate in tutti i siti di campionamento ed i campioni raccolti in condizioni di bassa marea a Venezia e Burano hanno mostrato concentrazioni paragonabili a quelle di acque reflue non trattate.
«Dopo questa prima campagna di analisi – spiega Marco Vecchiato, assegnista di ricerca al Dipartimento di Scienze ambientali, Informatica e Statistica di Ca’ Foscari e ideatore della ricerca - possiamo confermare che le fragranze vengono emesse persistentemente nei canali di Venezia, che si trovano sia in condizioni di alta che di bassa marea, sia in pieno centro storico che in laguna. Secondo i nostri dati, comunque, le concentrazioni sembrano essere inferiori alla soglia di tossicità acuta per gli organismi marini, ma non conosciamo le conseguenze di un’esposizione prolungata a basse dosi di queste sostanze».