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Terremoto nel centro Italia – come funziona il Fondo di solidarietà della UE

01/09/2016
Terremoto nel centro Italia – come funziona il Fondo di solidarietà della UE Cos'è il Fondo UE di solidarietà?

Creato dopo le inondazioni che hanno colpito l'Europa centrale nel 2002, il Fondo UE di solidarietà è stato ideato per rispondere alle grandi calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle popolazioni colpite dal disastro.

Chi ne ha beneficiato finora?

Dal 2002 ad oggi, è stato utilizzato per 70 disastri che coprono una gamma di diversi eventi catastrofici tra cui inondazioni, incendi boschivi, terremoti, tempeste e siccità. Ad oggi, 24 diversi Paesi europei hanno ricevuto contributi dal Fondo per un totale di quasi 4 miliardi di euro.

L'Italia ne ha beneficiato nel 2002 per il terremoto in Molise, nel 2009 per il terremoto in Abbruzzo e nel 2012 per il terremoto in Emilia Romagna. L'ammontare di tutti gli aiuti erogati dal fondo di solidarietà dalla sua istituzione nel 2002 a oggi, inclusi quelli concessi all'Italia, sono ripresi su questo link:

http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/thefunds/doc/interventions_since_2002.pdf

Come viene attivato?

Il Fondo viene attivato su richiesta delle autorità dello Stato che ha subito un disastro naturale. La richiesta deve essere fatta entro 12 settimane dalla data del disastro.

Per far scattare l'utilizzo del Fondo UE di solidarietà sono fissati dei parametri minimi, in particolare danni superiori a 3,312 miliardi di euro oppure allo 0,6% del reddito nazionale lordo. Se il disastro tocca più regioni, si calcolano il PIL medio ponderato e la percentuale di danni di ogni regione interessata.

È vero che il Fondo favorisce le regioni più ricche?No, è vero il contrario: sono le regioni più povere a poter accedere più agevolmente ai contributo del Fondo. Dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia, sul web è iniziata a circolare l'informazione errata secondo cui il Fondo di solidarietà dell'Unione europea aiuterebbe solo le regioni già ricche, abbandonando quelle più povere a se stesse.

In realtà, due tipi di disastri possono ottenere il sostegno del Fondo di solidarietà: grandi catastrofi naturali e catastrofi regionali. Per le catastrofi regionali la soglia di ammissibilità è l'1,5% del PIL della regione. Più la regione è povera, più è facile che raggiunga la soglia, perché è più probabile che il danno subito rappresenti più dell'1,5% del PIL.

Una volta accordato, l'aiuto in caso di disastro regionale è calcolato in funzione dei danni reali ed è concesso nella misura del 2,5% dei danni diretti totali (quindi il PIL non c'entra più niente).

Le regioni povere sono dunque avvantaggiate rispetto a quelle ricche, perché per loro la soglia per ottenere aiuto dal fondo, è più bassa.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea

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