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Antitrust, l'Irlanda ha concesso ad Apple vantaggi fiscali illegali per un totale di € 13 miliardi

01/09/2016
Antitrust, l'Irlanda ha concesso ad Apple vantaggi fiscali illegali per un totale di € 13 miliardi In seguito a un'indagine avviata nel 2014, la Commissione europea ha concluso che l'Irlanda ha garantito a Apple benefici fiscali per un ammontare di 13 miliardi di euro. Secondo le regole sugli aiuti di Stato dell'Unione europea si tratta di una pratica illegale, in quanto ha permesso a Apple di godere di un trattamento fiscale più vantaggioso rispetto a altre società basate nel Paese. Ora l'Irlanda dovrà recuperare le tasse non pagate da Apple, più gli interessi.

La Commissaria Margrethe Vestager ha dichiarato che gli Stati membri non possono dare benefici fiscali solo ad alcune società: si tratta di una pratica illegale secondo le regole UE sugli aiuti di Stato. Inoltre, la Commissaria ha spiegato che: "L'indagine della Commissione europea ha concluso che l'Irlanda ha garantito benefici fiscali illegali a Apple, che le hanno permesso negli anni di pagare meno tasse rispetto ad altre aziende. Infatti, questo trattamento ha permesso ad Apple di pagare nel 2003 un'aliquota fiscale societaria dell'1% sui suoi profitti europei, mentre nel 2014 dello 0,005 per cento."

Dal giugno 2013, la Commissione ha iniziato a indagare sulle pratiche che regolano le tasse nei Paesi membri dell'Unione europea. L'indagine sull'Irlanda è iniziata nel giugno 2014 e ha concluso che due delle regolamentazioni sulle tasse applicate dall'Irlanda a Apple hanno abbassato in modo sostanziale e artificiale le tasse pagate da Apple in Irlanda a partire dal 1991.

Le regolamentazioni sotto esame riguardano il modo di stabilire i profitti imponibili di due società irlandesi del gruppo Apple, ovvero Apple Sales International e Apple Operations Europe. Infatti, i profitti imponibili delle due società non corrispondono alla realtà economica: quasi la totalità dei profitti sulle vendite contabilizzati dalle due società venivano attribuiti internamente al "quartier generale". La Commissione ha dimostrato che questi "quartier generali" esistevano solo sulla carta, e non avrebbero comunque potuto generare profitti così alti. Inoltre, questi profitti non erano soggetti a tasse in nessun Paese.

Il trattamento fiscale ricevuto da Apple in Irlanda è illegale negli Stati dell'Unione europea, in quanto dà a Apple un vantaggio significativo sulle altre società soggette alle stesse regole di tassazione nazionali.

La Commissione può ordinare il recupero degli aiuti di Stato illegali per i 10 anni precedenti alla prima richiesta di informazioni della Commissione, in questo caso il 2013. Di conseguenza, l'Irlanda deve recuperare le tasse non pagate da Apple dal 2003 al 2014, per un totale di 13 miliardi di euro, più gli interessi.

Il trattamento fiscale in Irlanda ha permesso ad Apple di evitare la tassazione su tutti i profitti generati dalla vendita di prodotti Apple nell'intero mercato unico europeo. Questo perché Apple ha deciso di registrare tutte le vendite in Irlanda, invece che nei Paesi dove vengono venduti i prodotti.

Se altri Stati richiedessero ad Apple di pagare più tasse sui profitti delle due compagnie nello stesso periodo di tempo e sotto il loro sistema di tassazione nazionale, questo ridurrebbe l'ammontare delle tasse che devono essere recuperate dall'Irlanda.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea

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