Sono state tutte accolte le richieste presentate in risposta al bando 2006 per piantare siepi e alberi in aree private. Per quanto infatti il bando abbia riscosso anche quest’anno un notevole successo, l’Assessorato alle Politiche Ambientali della Provincia di Venezia ha deciso che tutti i progetti presentati meritavano attenzione ed ha quindi deciso di non cestinarne alcuno. La spesa complessiva per garantire la fornitura di alberi e siepi arriverà a toccare la quota di 40.000 €. Come si ricorderà, con l’obiettivo di incentivare la ricostruzione di piccoli boschi e di sistemi di siepi secondo quello che era il disegno della pianura veneziana non più di qualche decennio fa, la Provincia di Venezia – Assessorato alle politiche ambientali aveva lanciato all’inizio del settembre scorso un bando pubblico al quale potevano partecipare tutti i cittadini possessori di un appezzamento di terra. Rivolto anche alle scuole, agli enti locali e alle aziende agricole, il bando offriva l’assistenza tecnica per la messa a dimora e la fornitura di alberi e siepi per realizzare interventi di rinaturalizzazione sui terreni di proprietà.



Di progetti ne sono stati presentati ben 68 e propongono la realizzazione di tanti piccoli boschi per una estensione complessiva di 9,15 ettari; la ricostruzione di 8 chilometri di siepi in unico filare e di 3 chilometri in due o più filari; il ripristino del paesaggio agrario con 11 chilometri di viali alberati. In totale la Provincia sarà chiamata a fornire un totale di 29.850 piante. Sono ben 10.000 piante in più di quanto non fosse stato preventivato all’inizio dal bando, ma proprio in considerazione del successo ottenuto, l’assessorato ha ritenuto giusto soddisfare tutte le richieste.



"Questo bando. - ha spiegato Ezio Da Villa, Assessore alle Politiche Ambientali - è un'ulteriore iniziativa per la realizzazione della Rete Ecologica Provinciale, il progetto che, avviato nel 2002, intende creare una connessione fra i luoghi del nostro territorio che hanno maggiore valore naturalistico. L’idea è quella di realizzare un corridoio naturale che colleghi corsi d’acqua, zone umide e laghetti, boschi e siepi sparsi sul territorio, preservandolo da nuovi interventi di urbanizzazione".



Tutte rigorosamente caratteristiche della pianura veneta le piante che saranno fornite per la realizzazione dei singoli progetti: Acero campestre, Ontano nero, Carpino bianco, Corniolo, Sanguinella, Nocciolo, Fusaggine, Frangola, Frassino meridionale, Spino di Cristo, Ligustro, Pioppo bianco, Ciliegio, Prugnolo, Farnia, Spin cervino, Rosa canina, Sambuco nero, Salice cinerino, Olmo minore, Lantana, Pallon di maggio, Melo selvatico.



Sono in spedizione agli interessati le lettere di conferma delle piante calcolate sulla base delle loro richiesta.