In queste settimane una pioggia di messaggi ingannevoli naviga sul web
Scriviamo tutto ciò perché è di questi giorni una nuova ondata di false comunicazioni che promettono buoni sconto presso i marchi più famosi in cambio di qualche semplice risposta a banalissime domande. Attenzione: lo sconto non lo vedrete mai, in cambio i vostri dati verranno ‘venduti’ a chi intende mandarvi tutte le più inutili pubblicità del mondo.
Quando siete fortunati, perché il rischio reale è che un click in più vi iscriva a vostra insaputa ad un servizio a pagamento che peserà per più di qualche euro a settimana sulla vostra bolletta telefonica.
Il sistema è vecchio e risaputo ma ciclicamente si rinnova negli strumenti: ecco allora che non sono più le mail ad essere il veicolo di questo inganno, ma il vero bersaglio sono diventati i telefonini sia attraverso gli sms, sia grazie a WhatsApp. Oltrettutto il visore di uno smartphone è sufficientemente ridotto da rendere illeggibili le clausole che gli ideatori del perverso meccanismo non vogliono siano chiare.
Uscendo dal generico, l’ultima pioggia di ‘buoni sconto in regalo’ porta la firma, ovviamente fasulla, di Ikea e di Zara. A vincere i buoni proprio non c’è stato mai nessuno e le due multinazionali hanno già annunciato di aver avviato tutte le procedure per tutelare il proprio marchio ed il corretto rapporto con i propri clienti.
Attenzione anche alle pericolosissime comunicazioni da istituti bancari ed affini: anche queste sono in forte aumento e assolutamente false. Il più delle volte citano ‘minaccie alla sicurezza’, ‘conto bloccato’, ‘aggiornamento dei dati personali’ (in quest’ultimo caso citando leggi nazionali ed europee, ovviamente inesistenti) e chiedono al ‘cliente’di accedere ad un sito che sembra quello di un istituto bancario. Il furto dei dati in questo caso potrebbe avere effetti disastrosi per chi cadesse nell’inganno.