Documento 'europeo' per facilitare espulsioni di irregolari
Nel testo approvato si sottolinea che i Paesi terzi sono attualmente riluttanti nell’accettare i documenti di ritorno forniti dagli Stati membri, a causa dei diversi formati e degli inadeguati standard di sicurezza. Per questo, durante i lavori legislativi, i deputati hanno rafforzato gli standard di sicurezza del documento e le garanzie tecniche, in modo da meglio garantire la sua accettazione da parte dei Paesi terzi.
Jussi Halla-aho, finlandese aderente al gruppo dei Conservatori Riformisti e relatore in aula del testo approvato, specifica che: «il basso tasso di applicazione delle decisioni di rimpatrio mina seriamente la credibilità e la legittimità, agli occhi dei nostri cittadini, delle politiche europee di asilo e immigrazione. Incoraggia inoltre l'abuso dei sistemi di asilo in Europa. Mentre un modulo uniforme per il documento di viaggio europeo, per il rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi che soggiornano irregolarmente, non è una soluzione magica ma un passo nella giusta direzione, nel far rispettare la legislazione e le decisioni vigenti».
Il nuovo regolamento deve essere ora approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri dopo di che entrerà automaticamente in vigore dal ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.