Volgari, disordinati, ubriachi, cioè intelligenti?
La ricerca dello psicologo americano ha coinvolto 1.500 persone, di cui sono stati analizzati stile di vita e livello di intelligenza e porta ad una conseguenza davvero devastante: “i bambini più intelligenti saranno più propensi a sviluppare dipendenze”. Più accettabile è l'idea, formulata da un gruppo di scienziati questa volta inglesi, che la “genialità” sia in relazione con l’allattamento al seno in quanto il consumo del latte materno consente ai bambini di avere un Q.I più alto di sette punti rispetto a chi è stato nutrito con latte artificiale.
Essere intelligenti poi non si coniuga necessariamente con comportamenti corretti nella vita quotidiana. Secondo uno studio di alcuni ricercatori del Minnesota, chi solitamente non dice parole volgari limita indirettamente la propria terminologia mentre, secondo i risultati raccolti, i soggetti che imprecano più di frequente sono tendenzialmente molto sarcastici e retorici. Inoltre i soggetti dal quoziente intellettivo elevato tendono ad essere molto disordinati perché preferiscono perseguire solo ciò che vogliono e vivere in un ambiente disordinato indica il voler rompere con la tradizione, creando così un nuovo flusso di creatività.