Difesa olio d’oliva italiano: mobilitazione in Veneto
Il mercato nazionale rischia di soccombere a quello spagnolo senza che i consumatori italiani possano fare scelte di acquisto consapevoli perché le norme vigenti lasciano la possibilità di commercializzare olio ottenuto da miscele di origine diversa senza che questo sia indicato chiaramente in etichetta.
Dopo l’obbligo di etichettatura di origine della carne bovina, l’indicazione di provenienza, varietà e qualità dell’ortofrutta fresca, il codice di identificazione delle uova, il paese di provenienza del miele, Coldiretti forte del patto siglato con i consumatori avvia l’operazione per “l’olio d’oliva italiano puro e sano” coinvolgendo le amministrazioni comunali e le istituzioni pubbliche ad adottare provvedimenti per la sicurezza alimentare dei cittadini e per il sostegno a olivicoltori veneti concentrati nelle province di Verona, Vicenza,Treviso, Padova
Si tratta dell’ennesima crociata per la qualità della vita intrapresa da Coldiretti che si accoda a quelle concluse con successo per l’etichettatura del latte fresco (giugno 2005) della carne di pollo (ottobre 2005) e della passata di pomodoro (giugno 2006).