Tassa di soggiorno: o tutti o nessuno
“Siamo stanchi –prosegue Della Valle- che i milioni di turisti che ogni anno ci scelgono per approdare a Venezia (come in molte altre città d’arte d’Italia) siano gli unici “agnelli sacrificali” da tosare sull’altare della quadratura dei bilanci comunali o della pulizia delle città come avviene per Venezia. E non si tratta di pochi euro –sottolinea Della Valle-. 20milioni in soli due anni e mezzo (dal 2004 ad oggi –fonte Vesta-) con una media annuale di oltre 70mila pass distribuiti.”
Venezia è in una situazione molto particolare. Lo smaltimento dei rifiuti prodotti da ogni pendolare è stato valutato dalla stessa Vesta in 1 euro a visitatore che, moltiplicato per quasi 20 milioni di accessi che la città lagunare sopporta ogni anno, rende impossibile il mantenimento del servizio a livelli adeguati con i contributi dei soli residenti.
“Dato però che ogni autobus porta al massimo 50 persone –commenta Della Valle- in base ai conti della stessa Municipalizzata, il nostro contributo alla pulizia dovrebbe fermarsi a 50 euro e non essere di 180 come è oggi il ticket ZTL. Per chi paghiamo i 130 euro di differenza? Per coloro che si sono opposti alla tassa di soggiorno? Allora chiediamo a Ca’ Farsetti almeno di pagare il giusto. Va trovata una soluzione diversa, una soluzione che non impegni una sola categoria o una minoranza”.
“Sia chiaro che riteniamo qualsiasi tipo di biglietto di ingresso in città solo un pedaggio medioevale, forse anche anticostituzionale –conclude Della Valle- ma è altrettanto certo che non possiamo continuare a pagare per tutti. L’anno scorso, a metà novembre, abbiamo organizzato un’iniziativa di protesta per sottolineare da un lato l’assurdità della tassa e dall’altro il calo costante di arrivi da parte dei tour operator europei (in particolare tedeschi, belgi, svizzeri, scandinavi, norvegesi e inglesi). Nessuna risposta dal Comune! Oggi, data la situazione, è quanto mai necessario un provvedimento che riporti equità di trattamento per tutti coloro che entrano a Venezia indipendentemente dal mezzo (autobus, treno, aereo, macchia, a piedi o nave).”
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