Saranno cittadini a produrre l'energia dell'Europa di domani
Per questo motivo nella nuova direttiva comunitaria sulle energie rinnovabili che Bruxelles sta preparando, la parola d’ordine è “partecipazione attiva”. Ecco allora che il provvedimento dell’esecutivo europeo, in preparazione per la fine dell’anno, includerà misure per incoraggiare gli europei a produrre, immagazzinare e vendere la propria energia. «Una delle cose mi appassiona particolarmente – ha commentato Marie Donnelly, funzionario senior della Direzione generale per l’Energia della Commissione europea – è quella di sostenere gli individui nell’essere partecipanti attivi al sistema energetico. E questo è il leitmotiv che caratterizzerà tutte le nostre proposte».
Per ora le uniche rivelazioni trapelate sulla nuova direttiva rinnovabili sono quelle che negano l’ipotesi di una possibile armonizzazione dei regimi incentivanti. Nonostante Bruxelles insegua il sogno di un mercato unico dell’energia, con regole comuni e condivise, la stessa Donnelly scarta l’idea di un unico meccanismo di sostegno per le fonti rinnovabili perché le differenze tra i mercati nazionali sono ancora molto significative e realizzare un progetto uguale per tutti oggi è certamente troppo complesso».