Ancora una volta l'Europa dice NO agli organismi geneticamente modificati. Lo ha fatto questa volta il Parlamento europeo votando, nel corso della seduta plenaria di ottobre, una risoluzione, per altro non vincolante per gli Stati membri, contro l'autorizzazione da parte della Commissione europea per la coltivazione nell'UE di cinque prodotti OGM: mais Bt11 e 1507, MON810 (semi e prodotti) e cotone resistente al glifosato.
In particolare l'assemblea parlamentare ha espresso forti preoccupazioni che la coltura di mais di tipo Bt11 e 1507 possa danneggiare alcune specie di farfalle e falene: soprattutto è da notare che il Parlamento ha esplicitamente messo in discussione il concetto, introdotto dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), di una “mortalità locale accettabile” di alcune specie di lepidotteri.
Per i semi di mais MON 810 i deputati sottolineano che la possibile contaminazione incrociata di una pianta invasiva che trasporta la tossina Bacillus thuringiensis (Bt), utilizzata come pesticida, potrebbe porre “grandi rischi per gli agricoltori e per l'ambiente”.
In generale il Parlamento ha nuovamente invitato la Commissione europea a presentare una nuova proposta per limitare o vietare la vendita e l'uso di alimenti OGM. Nell’ottobre 2015, infatti, era stata bocciata una normativa che demandava ad ogni singolo Stato membro di imporre questi divieti perché si sarebbe rivelata impraticabile e avrebbe portato alla reintroduzione dei controlli alle frontiere tra i paesi pro e anti-OGM.