Industria veneta a tutta ripresa
"I risultati del terzo trimestre 2006 – commenta Federico Tessari, Presidente di Unioncamere del Veneto – dimostrano in modo chiaro ed inequivocabile il consolidamento di una nuova fase di crescita per l'industria veneta".
"Il punto di osservazione – prosegue Tessari - rappresentato da VenetoCongiuntura, l'indagine trimestrale di Unioncamere che grazie alla Confartigianato può contare sulle risposte di 2.000 aziende ogni trimestre, non lascia dubbi sulla reale dinamica delle imprese manifatturiere. Tutti gli indicatori congiunturali sono concordi nel segnalare la ripresa economica del sistema produttivo regionale: +2,4% la produzione, +4,4% il fatturato totale, +6,6% l'export, +3,4% gli ordini interni, +6,7% quelli esteri".
"Il Veneto – conclude - sta trainando non solo il Nordest ma anche il resto del Paese, che secondo i dati diffusi da Unioncamere italiana hanno chiuso il terzo trimestre 2006 con una crescita rispettivamente pari a +1,7% e al +1,3%".
(1) Le variazioni su base annua (rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente) e le variazioni congiunturali (rispetto al trimestre precedente) sono calcolate su dati grezzi.
(2) Sinteticamente d'ora in poi si userà il termine "microimpresa" per indicare aziende fino a 9 addetti e il termine "piccola e media impresa" per quelle con 10 addetti e più.
Anche per il terzo trimestre 2006 l'indagine VenetoCongiuntura fotografa l'andamento delle imprese con meno di 10 addetti, grazie alla collaborazione tra gli uffici studi di Unioncamere e Confartigianato del Veneto. Secondo la rilevazione condotta su 760 microimprese del settore manifatturiero, il periodo luglio-settembre ha evidenziato una situazione di stazionarietà.
Nel terzo trimestre 2006 la produzione industriale ha registrato una lieve flessione, pari al -0,7% su base annua, mostrando una sostanziale invarianza (-0,1%) rispetto al trimestre precedente.
"Da imprenditore veneto - dichiara Vendemiano Sartor, Presidente Confartigianato del Veneto - non posso che essere soddisfatto dell'ennesimo risultato positivo fatto registrare nel terzo trimestre di quest'anno dal nostro sistema manifatturiero. Ma, da rappresentante della piccola impresa ho letto con crescente preoccupazione la forte dicotomia che viene registrata tra gli andamenti delle imprese sotto i 10 dipendenti (tutti negativi) e quelle di dimensione superiore (tutti positivi)".
"L'artigiano e la piccola impresa – continua Sartor - soffrono e, cosa ancor più preoccupante, non intravedono per l'immediato futuro segnali di miglioramento. Per quanto riguarda il consuntivo, l'andamento non esaltante delle nostre imprese è facilmente spiegabile
dalla performance eccezionale che ha registrato l'export veneto. Questo ha certamente dato fiato e gambe alle imprese più strutturate e votate ai mercati internazionali mentre il perdurare della stagnazione dei consumi interni si è abbattuto su quelle piccole che declinano il loro business soprattutto nel mercato locale".
"Lo scetticismo per il futuro invece, a mio avviso, - conclude - è dettato da un lato all'incertezza sulle politiche concrete di crescita messe in atto dal nuovo Governo accompagnata dai segnali negativi ricevuti dallo stesso sull'atteggiamento verso la piccola e media impresa".
Il Veneto quindi "viaggia" a due velocità: quella più lenta e affaticata delle microimprese e quella rapida e incisiva delle imprese di maggiori dimensioni (con almeno 10 addetti). Secondo l'indagine condotta su un campione di 1.300 piccole e medie imprese, il terzo trimestre 2006 ha evidenziato un nuovo risultato positivo, consolidando la ripresa avviata negli ultimi mesi del 2005.
La produzione industriale ha registrato un +2,6% su base annua, grazie al contributo delle medie imprese (50-249 addetti). Ancora una volta sono queste ultime a sostenere la crescita con un rialzo del +3,1%, seguite dalle piccole imprese (10-49 addetti) con un aumento del 2,5% e dalle grandi imprese (con 250 addetti e più) con una crescita pari a +1,5%.
Positivo l'andamento in quasi tutti i settori. In particolare la produzione industriale è stata trainata dal comparto delle macchine elettriche ed elettroniche, che ha messo a segno un +8,1%, seguito dai comparti della gomma-plastica (+6%) e delle produzione di metalli (+5,3%). In crescita i settori del legno-mobilio e dell'agroalimentare, che hanno evidenziato rispettivamente un rialzo
del 4% e del 2,4%. Più contenuto il contributo del settore macchine utensili (+1,7%) e della cartastampa-editoria (1,3%). Qualche incertezza invece per il settore della moda (+0,4%) e soprattutto per le altre industrie manifatturiere (-4,6%), dove prevalgono le difficoltà del settore orafo. La crescita ha investito tutte le province, sebbene in misura differenziata. Nel terzo trimestre 2006 la provincia di Belluno si è confermata alla guida della regione, mettendo a segno un +7,7%, seguita da Venezia e Verona rispettivamente con un +4,4% e +3,5%. Positivo anche il contributo di Padova, dove la produzione industriale ha registrato un +2,8%. Più contenuta la dinamica nelle province di Vicenza e Treviso (rispettivamente +1,4% e +1,3%), a fronte di una sostanziale stazionarietà della provincia di Rovigo, che ha evidenziato una variazione pari a +0,5%.
Gli altri indicatori congiunturali
FATTURATO
Positivi anche i dati relativi al fatturato delle imprese manifatturiere. Rispetto al terzo trimestre del 2005 l'aumento è stato pari al +4,4%, confermando il trend positivo registrato nell'ultimo anno. La crescita è stata trainata dall'industria delle macchine elettriche ed elettroniche (+9,4%), seguita dalle imprese che operano nei settori della produzione di metalli (7,6%) e del legno-mobilio (+7,1%). Più contenute ma sempre positive le performance degli altri settori di attività.
Positive le dinamiche per le imprese con almeno 10 addetti, che registrano un aumento del fatturato del +4,7% su base annua, sostenuto sempre dal settore delle macchine elettriche ed elettroniche (+10,1%). Nel dettaglio sono le imprese di maggiori dimensioni (250 addetti e più) a crescere in maniera più sostenuta (+5,6%), ma anche le medie imprese (50-249 addetti) e le piccole imprese (10-49 addetti) si sono mantenute su buoni livelli di crescita (attorno al +4,5%). In flessione il fatturato delle microimprese (fino a 9 addetti), che ha invece subito una variazione su base annua pari a -1,3% e una sostanziale tenuta rispetto al trimestre precedente (+0,1%).
ORDINATIVI
Prosegue il trend positivo anche per gli ordinativi. Nel terzo trimestre 2006 gli ordini totali sono cresciuti del +4,6%, trainati dal settore della carta, stampa ed editoria (+15,4%). Tutti i settori hanno registrato performance positive, con risultati eccellenti nei comparti della produzione di metalli (+7,8%) e di macchine elettriche ed elettroniche (+6,3%).
Come per produzione e fatturato, anche i dati sugli ordini confermano la dinamica positiva per le piccole e medie imprese (+4,9%), sostenuta più dalla domanda estera (+6,7%) che da quella interna (+3,4%). Stentano invece a decollare gli ordini nelle microimprese (-1,1%).
EXPORT
Buone le performance anche per il fatturato estero. Le imprese con almeno 10 addetti hanno registrato un aumento delle vendite all'estero del +6,6% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Il fatturato estero è aumentato in tutti i settori, in particolare nelle attività di produzione di carta, stampa ed editoria (+14,7%), di macchine elettriche ed elettroniche (+14,4%) e di metalli e prodotti in metallo (+13%).
Sotto il profilo dimensionale la crescita è stata sostenuta dalle piccole imprese (+7,4%) e da quelle di maggiori dimensioni (+7,2%) ma anche le medie imprese hanno raggiunto buoni risultati nelle vendite all'estero (+5,9%).
OCCUPAZIONE
Ancora qualche incertezza per l'occupazione, stabile su base congiunturale, ma in flessione su base tendenziale. Nel terzo trimestre 2006 infatti gli occupati nell'industria manifatturiera hanno registrato una contrazione pari a –0,9%. Segnali positivi giungono tuttavia dalle imprese meccaniche: l'occupazione è cresciuta del 3,2% nel settore delle macchine utensili e dell'1,7% in quello delle macchine elettriche ed elettroniche. Sono soprattutto le microimprese a perdere occupazione (-3,8%), a fronte di una sostanziale stabilità nelle imprese di maggiori dimensioni (-0,4%).
In continua crescita l'occupazione extracomunitaria. Rispetto al corrispondente trimestre del 2005 il numero di occupati non UE è aumentato del 9,6%, grazie al boom di nuova manodopera nell'industria delle macchine utensili (+33,6%). Buone anche le dinamiche dei settori delle macchine elettriche ed elettroniche (+19,4%), del tessile, abbigliamento e calzature (+10,8%) e della lavorazione dei minerali non metalliferi (+10,4%). La crescita è stata sostenuta dalle piccole e medie imprese (+10,7%) mentre più modesto è stato l'aumento di manodopera straniera nelle microimprese (+0,6%).
PREVISIONI
Poco entusiasmo nelle previsioni degli imprenditori per i prossimi sei mesi. Rispetto ai giudizi registrati nel trimestre precedente, il saldo tra attese di incremento e previsioni di decremento è diminuito in quasi tutti i principali indicatori considerati. Per quanto riguarda la produzione l'indicatore si è attestato a +13 (era +19 lo scorso trimestre). Saldi positivi ma sempre più contenuti rispetto al trimestre precedente anche per fatturato (+16, era +17) e ordini interni (+15, era +17). I giudizi più ottimisti riguardano gli ordini esteri che hanno registrato un saldo pari a +17 (era +15 lo scorso trimestre) ma è tornata a crescere la preoccupazione per un aumento dei
prezzi di vendita (+19, era +17). Dall'occupazione provengono ancora una volta le aspettative meno incoraggianti. Le imprese con almeno 10 addetti registrano un saldo positivo pari a +1 (era +6 nel trimestre precedente) che addirittura si annulla nelle microimprese (+9).
Fonte: Unioncamere del Veneto - Indagine VenetoCongiuntura
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