Diversi esperti, infatti, hanno suggerito che il 2016 potrebbe essere l’anno nel quale verrà superata la fatidica soglia dei 100 miliardi di dollari per i corporate green bonds. Il dato è stato sottolineato durante il “Climate Finance Day 2016” che quest'anno ha avuto sede a Casablanca e che precede di una settimana la “Climate Change Conference” in programma a Marrakech, sempre in Marocco.

La Banca Mondiale e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) hanno iniziato l'emissione di green bonds già dal 2007, ma solo negli ultimi anni c’è stato un crescente appetito da parte degli investitori per questa tipologia di bond. Di fatto, nel contrastare il cambiamento climatico, le scelte delle istituzioni finanziarie e degli investitori istituzionali risultano fondamentali e l’intero settore finanziario può e deve assumere la guida di come trainare l’attuale sistema economico verso un modello più sostenibile.

Secondo Mark Lewis di Barclays, bisognerà porre una maggior attenzione a come posizionarsi in un’economia a basse emissioni e l’integrazione del cambiamento climatico nelle decisioni di investimento future ha una duplice matrice: oltre al disinvestimento dai titoli più inquinanti, c'è una crescente allocazione di risorse per le compagnie e nelle istituzioni in grado di contribuire alla transizione verso un’economia a bassa emissione.

La green finance, la mobilitazione degli investimenti privati, l’analisi relativa al finanziamento per uno sviluppo sostenibile a lungo termine, inclusa presentazione del Green Climate Fund, saranno certamente tra i temi presenti al tavolo delle negoziazioni anche a Marrakech.