La Commissione europea, in cooperazione con il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e gli erogatori di microcrediti, punta a garantire oltre un miliardo di euro di microfinanziamenti a favore di piccole e media imprese europee.

In materia di microfinanziamento, l'Unione europea ha già concluso accordi con oltre un centinaio di microcreditori, disposti a sostenere più di 100 mila imprenditori in ventitré degli Stati membri dell'Unione. Tuttavia, al fine di favorire l'integrazione nel mondo del lavoro e sostenere l'assistenza sanitaria, l'edilizia sociale e l'istruzione, non saranno solo i piccoli imprenditori a beneficiare dell'impegno europeo.

Il piano di sostegno interesserà anche giovani lavoratori autonomi, gruppi minoritari, comunità rurali, donne e disoccupati, coerentemente con quanto definito nel programma dell'UE per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI) e nello strumento europeo Progress di microfinanza.

Nello specifico, ciò cui mira lo strumento europeo Progress di microfinanza, lanciato già nel 2010 e successivamente integrato con l'EaSI, è l'aumento della disponibilità di fondi volti a garantire microprestiti.

Invece, il programma dell'UE per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI), lanciato nel giugno 2015 dalla Commissione europea, si pone come obiettivo quello di rendere maggiormente accessibili microprestiti agli imprenditori e ai gruppi più svantaggiati, offrendo sostegno agli intermediari finanziari.

Dalla nascita dell'EaSI nel 2015, il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) ha stipulato accordi in diciotto Stati membri, generando 660 milioni di euro in finanziamenti a favore di oltre cinquantamila microimprese.

Proprio nel quadro dell'EaSI, lo scorso 27 ottobre il FEI ha firmato un accordo di garanzia con la Millennium bcp, banca commerciale portoghese, per assicurare finanziamenti per 18 milioni di euro alle microimprese in Portogallo.

A detta di Marianne Thyssen, Commissaria responsabile per l'occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, il miglioramento dell'accesso ai finanziamenti potrebbe fare la differenza nella creazione di posti di lavoro, dando l'opportunità a potenziali imprenditori di trovare un "trampolino di lancio" con il quale creare le basi di una nuova impresa.

Infine, secondo l'amministratore delegato del Fondo europeo per gli investimenti Pier Luigi Gilibert, i microfinanziamenti avrebbero il risultato di ridurre l'esclusione economica, rendendo più agevole la scalata verso la crescita sostenibile.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea