Migranti, fondi europei per due pattugliatori per operazioni di soccorso in mare
Nello specifico, è stato deciso che 94 milioni di euro saranno destinati al finanziamento dell'acquisto e dell'armamento di due nuovi pattugliatori. Il compito delle due navi sarà incrociare al largo per individuare i barconi di migranti che tentano di raggiungere le acque territoriali italiane e soccorrerli. Tali barconi difficilmente riescono a compiere l'intera traversata dalle coste africane a quelle europee e non raramente naufragano trascinando con sé molti degli imbarcati.
Da gennaio sono stati in 3.800 a perdere la vita tentando di attraversare le acque del Mediterraneo. È il dato più alto mai registrato da sempre come riporta William Spindler, portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr). Una cifra talmente alta da superare quella dell'anno record del 2015 in cui ad annegare in fuga dal caos furono in 3.771.
Bastano queste cifre a rendere chiara la necessità di dotare i soccorritori di nuove unità e mezzi capaci di svolgere operazioni di recupero in alto mare. In particolare, ciò sarà reso possibile grazie alle specifiche attrezzature di cui saranno forniti i nuovi pattugliatori ed i loro equipaggi.
Il finanziamento delle due navi si configura come uno dei cosiddetti «grandi progetti» promossi dall'istituzione comunitaria. Questi progetti, che generalmente comprendono interventi nel campo di infrastrutture, cultura, formazione, energia o TIC, ricevono un sostegno diretto del FESR oppure del Fondo di coesione di oltre 50 milioni di euro. Sono, pertanto, soggetti alla valutazione e alla decisione specifica della Commissione europea.
Più nel dettaglio, la decisione di adottare questo progetto segue la modifica del programma Italiano 2007-2013 "Sicurezza per lo sviluppo".
Tale programma era stato avviato al fine di promuovere le condizioni di sicurezza in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia per aumentarne la capacità di attrazione. In seguito, era stato modificato su invito della Commissione per consentire l'inclusione di un maggior numero di misure volte ad affrontare la crisi migratoria, nel breve e nel lungo termine.
A riguardo dell'iniziativa, la Commissaria per la Politica regionale Corina Creţu ha dichiarato di esser lieta di aver "approvato questo progetto e di sostenere le autorità italiane il cui straordinario impegno ha salvato molte vite nel Mediterraneo centrale". La Commissaria ha inoltre ribadito che "la politica di coesione è uno strumento flessibile e in grado di finanziare un'ampia gamma di azioni a sostegno dell'accoglimento e dell'integrazione dei migranti" ed ha invitato tutti gli Stati membri "a sottoporre richieste analoghe ove se ne manifesti la necessità".
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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